La Juve mi piace perché...
«Io rimango dell'idea che a Brescia abbiamo fatto meglio che contro la Spal: lì siamo andati sotto, il Brescia è in grande salute e l'ha dimostrato anche ieri. Al di là delle partite, comunque, mi lascia sereno il grande livello di applicazione dei giocatori durante gli allenamenti e questo mi lascia pensare che pian piano siamo destinati a migliorare. Stiamo migliorando nella qualità del palleggio, ma ora bisogna velocizzarlo di più. Per ora andiamo a momenti, a volte il ritmo è blando, a volte meno. E poi c'è da migliorare nella concretezza offensiva: abbiamo avuto 21 palle gol complessive nelle ultime due partite ma segnando solo quattro gol. Non è detto che siano capitate solamente agli attaccanti, però non vorrei ci mancasse qualcosa a livello di cattiveria dentro l'area di rigore avversaria. Due partite non fanno testo, ma c'è da migliorare. Per ora è un dato quasi indifferente, però va monitorato. E deve farci riflettere».
Champions ossessione?
«La Champions è il top per chi gioca o allena. Però bisogna andare anche a divertirsi in Champions, avere come primo pensiero il fatto che vai a giocare le partite più importanti d'Europa. Deve esserci un senso di soddisfazione, di allegria, non vorrei che invece prevalesse un senso immotivato di pesantezza. Questo è un momento storico in cui è difficilissimo che una squadra italiana sia la favoritissima in Champions. Ora lo sono le squadre inglesi per i motivi che tutti conosciamo. Vediamo di alleggerire un po', di giocare partite sì con grande determinazione, ma anche con grande soddisfazione. L'obiettivo primario è alleggerire la squadra».