Pjanic: “Questa Juve ha ancora fame”

Il centrocampista bosniaco: "Io tra i giocatori più completi d'Europa? E' un mio obiettivo. Sono in un club che pretende di essere tra i migliori al mondo e io voglio essere tra i migliori"
Pjanic: “Questa Juve ha ancora fame”© Juventus FC via Getty Images

TORINO - La seconda partita del girone può indirizzare la Champions League della Juventus. Dopo l'1-1 di Madrid, contro il Bayer Leverkusen i bianconeri hanno bisogno di vincere. Lo sa bene Miralem Pjanic, già alle prese con il “nodo” dei 150 palloni da toccare ad ogni partita, una quota sempre più vicina: «E' una cosa che il mister ha chiesto non appena è arrivato. Ci ha spiegato il suo modo di giocare ed io quest'anno sicuramente tocco più palloni. E più passano i giorni, più capiamo cosa ci dice di fare l'allenatore. Sono cambiate tante cose rispetto a un anno fa, come il modo di stare in campo…. Però vedo la squadra in continua progressione. Non tutto poteva essere perfetto dopo il primo mese, è normale che ci sia da migliorare ancora, ma credo che più andremo avanti e più il gioco del mister si vedrà. Io mi trovo molto bene, sono molto più cercato sul campo, perché è quello che chiede il mister alla squadra. Provo a dare sempre il meglio e se toccherò 150 palloni, bene. Ma se la squadra gioca comunque bene, sarò contento lo stesso. Di sicuro proverò ad avvicinarmi al traguardo».

 

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«E' vero, con Allegri si giocava in modo totalmente diverso, lui mi chiedeva spesso di cercare gli esterni alti. Non appena ricevevo il pallone, dovevo cambiare lato. Ora il modo di giocare è diverso: ho tanti giocatori davanti a me, che si muovono tra le linee, e io riesco a liberarmi dell'avversario e trovare i miei compagni».

 

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«Io tra i giocatori più completi d'Europa? E' un mio obiettivo. Sono in un club che pretende di essere tra i migliori al mondo e io voglio essere tra i migliori. Ho avuto e ho la fortuna di allenarmi con grandi giocatori, sia qui che in passato. Passo dopo passo ho sempre voluto imparare e crescere. E oggi mi sento un giocatore importante. Non devo giudicarmi io, gioco con compagni che mi rendono ancora più forte e tutti gli allenatori sono stati utili per completarmi. Ma non mi accontento: voglio diventare ancora più forte. E vincere in questo senso aiuta a farti diventare sempre più grande».

 

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Esperienza valore aggiunto

«Nella prima giornata la Juve aveva l'età media più alta di tutte? E' un club che richiede tanto, tutti i giocatori sono qui, pronti a raggiungere i massimi obiettivi. Non è un problema avere l'età media alta, qui c'è un gruppo che ha già vinto tanto e l'esperienza ti aiuta, non può essere un problema. Il gruppo è unito e ha sempre fame di voler andare in fondo a tutte le competizioni. C'è l'età media giusta».

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TORINO - La seconda partita del girone può indirizzare la Champions League della Juventus. Dopo l'1-1 di Madrid, contro il Bayer Leverkusen i bianconeri hanno bisogno di vincere. Lo sa bene Miralem Pjanic, già alle prese con il “nodo” dei 150 palloni da toccare ad ogni partita, una quota sempre più vicina: «E' una cosa che il mister ha chiesto non appena è arrivato. Ci ha spiegato il suo modo di giocare ed io quest'anno sicuramente tocco più palloni. E più passano i giorni, più capiamo cosa ci dice di fare l'allenatore. Sono cambiate tante cose rispetto a un anno fa, come il modo di stare in campo…. Però vedo la squadra in continua progressione. Non tutto poteva essere perfetto dopo il primo mese, è normale che ci sia da migliorare ancora, ma credo che più andremo avanti e più il gioco del mister si vedrà. Io mi trovo molto bene, sono molto più cercato sul campo, perché è quello che chiede il mister alla squadra. Provo a dare sempre il meglio e se toccherò 150 palloni, bene. Ma se la squadra gioca comunque bene, sarò contento lo stesso. Di sicuro proverò ad avvicinarmi al traguardo».

 

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