Dopo l'esordio vincente in casa contro il Liverpool, il Napoli rallenta alla Luminus Arena. Il Genk, avversario sottovalutato, dà fastidio agli azzurri che non riescono a trovare il guizzo giusto e portano a casa solo uno 0-0. Nel primo tempo, il tandem offensivo Milik-Lozano concretizza poco e nella ripresa, nonostante i cambi (Mertens e Llorente), il copione non cambia. Prestazione da rivedere per la formazione di Ancelotti che avrà tempo per rivedere gli errori e ritornare in forma per il prossimo appuntamento di Champions contro il Salisburgo.
Genk-Napoli: tabellino e statistiche
Milik, quante occasioni sprecate
La prima clamorosa sorpresa è nella formazione azzurra: Ancelotti affida l'attacco alla coppia Lozano-Milik e rinuncia ad Insigne, costretto ad accomodarsi in tribuna. I ritmi iniziali sono subito alti e il Napoli, che a tratti mostra di sottovalutare l'avversario, fatica a trovare spazi aperti. La prima vera emozione della partita è un affondo degli azzurri che vanno vicini al vantaggio grazie ad un'incertezza di Coucke, ma il palo di Callejon e la traversa di Milik sulla ribattuta vanificano l'occasione. Un episodio che non rimarrà unico a se stesso: l'attaccante polacco sprecherà nel corso del match altre due chance.
Alla fine del primo tempo, il bilancio è quello di un attacco partenopeo che concretizza poco: Milik non vede la porta e Lozano si mette poco a disposizione dei compagni, che chiamano Meret a salvare il risultato più di una volta.
Il Genk resiste
Nella ripresa, il copione cambia di poco e allora ci pensa Ancelotti a provare a ridare brillantezza alla formazione: fuori Elmas per Mertens e, dopo una decina di minuti, Milik per Llorente. Il Genk continua a stringere i denti, ma ci crede anche di più rispetto al primo tempo, risultando diverse volte pericoloso dalle parti di Meret. Il Napoli rischia tanto e si vede poco in avanti. La partita si trascina così fino a quando l'arbitro dice che non c'è più tempo. Finisce 0-0.