Juve, Ronaldo: "Con Sarri abbiamo più fiducia in noi e creiamo di più"

Il fuoriclasse portoghese: "Dobbiamo pensare in grande, stiamo migliorando ogni giorno. Pallone d'Oro: penso alla squadra, possiamo vincere tutto"
Juve, Ronaldo: "Con Sarri abbiamo più fiducia in noi e creiamo di più"© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Cristiano Ronaldo è felice, gli piace il cambiamento compiuto dalla Juventus e adesso si diverte molto più che in passato: lo ha detto nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions contro la Lokomotiv Mosca in cui non si sofferma sul contratto (resta fino al 2022?) ma spiega come gli obiettivi bianconeri abbiamo la priorità sui suoi interessi di giocatore. «La squadra sta facendo meglio, abbiamo più fiducia in noi stessi e stiamo giocando un calcio diverso rispetto al passato. Siamo più in attacco, con posizioni più precise. Il mio ruolo mi sembra simile, forse con un po' più di libertà. Dipende da come sono più a mio agio. Sono contento perché passo dopo passo siamo dove dobbiamo essere. Abbiamo un nuovo allenatore, nuovi giocatori, ma abbiamo cambiato per migliorare. Ci sono ancora cose da migliorare, ma lo stiamo facendo in maniera graduale».

Prima il noi

«Ogni anno è una nuova sfida, non solo per me, ma anche per la Juve. Noi vogliamo vincere tutto, la Juventus deve pensare in grande perché un club così deve pensare in grande. Vogliamo vincere tutto, sappiamo non sarà facile specialmente in A e in Champions, ma passo dopo passo possiamo farcela. L'aspetto individuale non conta, conta il collettivo, perché se si vincono premi a livello collettivo si vincono anche premi a livello individuale. Siamo al punto giusto, poi gli altri premi sono in secondo piano».

Pallone d'Oro 

«Oggi ci sono i 30 finalisti? Questa non è la cosa più importante. La cosa più importante sono i premi collettivi. Abbiamo fatto una stagione fantastica, ho vissuto una stagione fantastica e cominciato bene questa. Siamo migliorati, adesso l'aspetto individuale non conta, conta la partita di domani che dobbiamo vincere, perché se vinciamo al 50% siamo qualificati. Dobbiamo continuare come fatto finora».

Sarri

 «Mi piace il modo in cui Sarri vuole che la squadra giochi. Se vedete le partita capite che la squadra è più fiduciosa, creiamo più occasioni, teniamo più la palla, c'è più fiducia. E' quello che dovevamo migliorare. Abbiamo fatto un bel lavoro l'anno scorso, ma stiamo migliorando. Sono felice di questi cambiamenti, perché giochiamo di più in avanti, creiamo più occasioni. Magari non segnamo quanto vogliamo, ma creiamo».

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Nuovi record

 «I 700 gol raggiunti sono il passato. Penso oltre, voglio segnarne altri, aiutando la squadra, che è la cosa più importante. Voglio scendere in campo e aiutare la squadra. I premi individuali non sono il motore principale. Ovviamente è una cosa bella, sono contento e orgoglioso di aver fatto 700 gol e aver vinto dei premi, ma per me la priorità è vincere con la Juve e la Nazionale. I record, poi, arriveranno».

Rabbia e felicità

«Mi arrabbio quando la gente non dice la verità, questo mi ferisce. Nel calcio, però, non ci sono molte cose dette dalla stampa che mi fanno arrabbiare. Fa parte dell'industria del calcio e lo accetto. Faccio parte di questo mondo da quanto ho 17 anni, ho giocato e vinto molto e in tanti campionati, so cosa vende. Non è questa, però, la cosa più importante. A parte il calcio ho una vita, una famiglia, dei bambini, una compagna e questa è la cosa più importante. Poi nel calcio tutti possono criticare, avere dei preferiti, è normale. E' il mio lavoro, se parlate di come mi comporto in campo va bene. Cosa mi rende felice? Vincere le partite. Vincere, segnare, tornare a casa e ricevere i complimenti dei miei bambini. Questa è la mia motivazione, giocare, vincere e intrattenere i tifosi con il mio calcio e la mia passione».

Contratto

«Resto fino al 2022? L’età per me è solo un numero, ma non necessariamente significa che avere 34, 35 o 36 anni significa che sia alla fine. Lo posso dimostrare con le mie prestazioni, per come gioco, il modo in cui mi sento ancora in forma lucido e più maturo di prima. Questo credo faccia la differenza».

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Higuain-Dybala

«Mi diverto con Dybala e Higuain? Sono due giocatori straordinari, eccezionali, l'abbiamo visto tre settimane fa. Dybala titolare, gol, entra Higuain, gol. Non importa chi siede in panchina e chi entra, siamo una squadra e questo è importante. A me piace giocare con loro, ma anche con Bernardeschi, con Cuadrado: tutti fanno il proprio lavoro al meglio. Le decisioni spettano al mister, lui sa che cosa è meglio per la squadra».

In aiuto di CR7

«Molti dicono che la squadra gioca diversamente con Cristiano. Anche in Nazionale e io non sono d'accordo. Ovviamente ognuno ha le sue opinioni, allenatori e stampa hanno le loro opinioni, ma da come si dice sembra che io non aiuti la squadra difensivamente. E non è vero. Tutti abbiamo il nostro ruolo, se mi chiedete di fare il portiere non so farlo, se chiedete a Buffon di fare l'attaccante o gol non saprebbe farlo. Ognuno ha il suo ruolo, io conosco il mio ruolo, tutti conosciamo i nostri ruoli e noi ci comportiamo da squadra. Abbiamo successo perché lavoriamo da squadra e solo così possiamo vincere cose importanti. Questo per me è l'aspetto importante. Con Matuidi, Rabiot, Ramsey, Dybala: noi siamo tutti insieme e lavoriamo da squadra».

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TORINO - Cristiano Ronaldo è felice, gli piace il cambiamento compiuto dalla Juventus e adesso si diverte molto più che in passato: lo ha detto nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions contro la Lokomotiv Mosca in cui non si sofferma sul contratto (resta fino al 2022?) ma spiega come gli obiettivi bianconeri abbiamo la priorità sui suoi interessi di giocatore. «La squadra sta facendo meglio, abbiamo più fiducia in noi stessi e stiamo giocando un calcio diverso rispetto al passato. Siamo più in attacco, con posizioni più precise. Il mio ruolo mi sembra simile, forse con un po' più di libertà. Dipende da come sono più a mio agio. Sono contento perché passo dopo passo siamo dove dobbiamo essere. Abbiamo un nuovo allenatore, nuovi giocatori, ma abbiamo cambiato per migliorare. Ci sono ancora cose da migliorare, ma lo stiamo facendo in maniera graduale».

Prima il noi

«Ogni anno è una nuova sfida, non solo per me, ma anche per la Juve. Noi vogliamo vincere tutto, la Juventus deve pensare in grande perché un club così deve pensare in grande. Vogliamo vincere tutto, sappiamo non sarà facile specialmente in A e in Champions, ma passo dopo passo possiamo farcela. L'aspetto individuale non conta, conta il collettivo, perché se si vincono premi a livello collettivo si vincono anche premi a livello individuale. Siamo al punto giusto, poi gli altri premi sono in secondo piano».

Pallone d'Oro 

«Oggi ci sono i 30 finalisti? Questa non è la cosa più importante. La cosa più importante sono i premi collettivi. Abbiamo fatto una stagione fantastica, ho vissuto una stagione fantastica e cominciato bene questa. Siamo migliorati, adesso l'aspetto individuale non conta, conta la partita di domani che dobbiamo vincere, perché se vinciamo al 50% siamo qualificati. Dobbiamo continuare come fatto finora».

Sarri

 «Mi piace il modo in cui Sarri vuole che la squadra giochi. Se vedete le partita capite che la squadra è più fiduciosa, creiamo più occasioni, teniamo più la palla, c'è più fiducia. E' quello che dovevamo migliorare. Abbiamo fatto un bel lavoro l'anno scorso, ma stiamo migliorando. Sono felice di questi cambiamenti, perché giochiamo di più in avanti, creiamo più occasioni. Magari non segnamo quanto vogliamo, ma creiamo».

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