Conte: "L’Inter non è qui per difendersi"

Candreva: "Bisogna seguire Antonio, ci porterà lontano". Restano a casa Asamoah, D’Ambrosio e Gagliardini
Conte: "L’Inter non è qui per difendersi"© Bongarts/Getty Images

DORTMUND - Tutto in una notte. Antonio Conte e l’Inter si giocano la qualificazione agli ottavi a Dortmund. Fondamentale sarà non perdere. «E’ una partita importante, noi e il Borussia siamo a quattro punti mentre il Barcellona ha già ipotecato un posto agli ottavi. Siamo stati bravi a vincere a San Siro, sappiamo delle difficoltà che ci saranno domani perché incontreremo una squadra forte, collaudata, che fa la Champions da tanti anni. Giocheremo in un ambiente elettrico, sappiamo che carica i tifosi sanno dare qui a Dortmund. Per questo sarà importante giocare una gara con personalità: sarà uno step importante. Se faremo una partita difensiva, sarà perché loro saranno talmente bravi da costringerci a difendere. Le sei vittorie in trasferta dimostrano che per noi non esistono casa e trasferta. Chi si aspetta una partita totalmente difensiva da parte nostra sta sulla strada sbagliata, non è quello che vogliamo proporre e quello a cui stiamo lavorando. Sappiamo che ci saranno momenti di sofferenza e lì dobbiamo rimanere compatti e difendere bene. Nella fase di possesso sappiamo come fare e cosa fare per fare male all’avversario verticalizzando». In Germania l’Inter ha portato pure Stefano Sensi che si candida per una maglia da titolare dopo la panchina a Bologna. «Stefano sicuramente è un calciatore recuperato, è il terzo allenamento che ha fatto con noi ed è a disposizione. Faremo valutazioni insieme allo staff per capire come è meglio utilizzarlo se dall’inizio oppure durante la partita». Inevitabile toccare l’argomento Balotelli: «C’è assolutamente da combattere il razzismo, bisogna essere molto severi e inflessibili. Non ero allo stadio per prendere posizione su quanto successo ma bisogna punire queste persone ignoranti. Se è stato razzista solo qualche deficiente, questo deve essere punito. Nel 2019 non si può più parlare di razzismo». Con Conte, in conferenza stampa c’era pure Antonio Candreva: «Quest’anno è un’altra storia rispetto al passato. Il mister ci ha fatto fare il salto di qualità negli allenamenti e nell’affrontare le partite in casa e fuori. Bisogna continuare così, bisogna seguirlo perché ci può portare lontano». Sono rimasti a casa D’Ambrosio, Asamoah e Gagliardini.

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