Ramsey, il Rambo contro la Lokomotiv Mosca

Dopo Sarri e i tifosi, vuole stregare l’Europa. Punta a una maglia da titolare dopo la fantastica mezz’ora giocata nel derby. Nel ruolo di trequartista dà il meglio di sé e la Juve trova più sicurezza nel pressing
Ramsey, il Rambo contro la Lokomotiv Mosca© www.imagephotoagency.it

TORINO - Non ha le fattezze di Silvester Stallone ma per tutti Aaron Ramsey è Rambo. Un soprannome che il centrocampista gallese si porta dietro da una vita. «Poteva essere nell’Under 11 o 12, c’è stata una lite in campo e sono stato sostituito, qualcuno ha fatto una battuta sul fatto che assomigliassi un po’ a Rambo e da allora quel soprannome mi è rimasto» raccontava anni fa il giocatore.

Ramsey, spirito di un guerriero

Il viso angelico nasconde dunque lo spirito di un guerriero: è un combattente perché, nonostante i tanti infortuni che hanno accompagnato la sua carriera, Ramsey è sempre risorto. Anche dagli ultimi fastidi agli adduttori: sembrava un problema di poco conto, alla vigilia della sfida contro l’Inter a San Siro, invece lo ha costretto a stare fuori un mese. E a riprendersi la Juventus in maniera graduale: una mezz’oretta in campo contro il Genoa, più o meno lo stesso minutaggio nel derby, dove ha avuto lo stesso impatto devastante di Gonzalo Higuain, cambiando il volto della partita: il suo inserimento ha infatti scompaginato il Toro, aprendo spazi ai compagni di squadra.

Ramsey convocato da Giggs per le sfide decisive del Galles verso Euro 2020

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Ramsey si candida a ritornare titolare in Russia

E adesso Ramsey si candida a ritornare titolare nella campagna di Russia, domani sera a Mosca contro la Lokomotiv. Finora in Europa si è visto poco: appena 3 minuti a Madrid, nel suo esordio stagionale con la maglia della Juventus, ma eravamo al 18 settembre e il gallese era appena tornato a disposizione dopo il grave infortunio che lo ha messo ko per cinque mesi; poi 12 minuti allo Stadium contro il Bayer Leverkusen, quando Maurizio Sarri lo ha fatto rifiatare perché l’ex Arsenal era reduce da tre partite consecutive dal 1° minuto in cui ha stregato il tecnico ei tifosi bianconeri; infine niente russi all’andata a Torino perché infortunato.

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Il primo gol di Ramsey con la Juventus

 

 

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TORINO - Non ha le fattezze di Silvester Stallone ma per tutti Aaron Ramsey è Rambo. Un soprannome che il centrocampista gallese si porta dietro da una vita. «Poteva essere nell’Under 11 o 12, c’è stata una lite in campo e sono stato sostituito, qualcuno ha fatto una battuta sul fatto che assomigliassi un po’ a Rambo e da allora quel soprannome mi è rimasto» raccontava anni fa il giocatore.

Ramsey, spirito di un guerriero

Il viso angelico nasconde dunque lo spirito di un guerriero: è un combattente perché, nonostante i tanti infortuni che hanno accompagnato la sua carriera, Ramsey è sempre risorto. Anche dagli ultimi fastidi agli adduttori: sembrava un problema di poco conto, alla vigilia della sfida contro l’Inter a San Siro, invece lo ha costretto a stare fuori un mese. E a riprendersi la Juventus in maniera graduale: una mezz’oretta in campo contro il Genoa, più o meno lo stesso minutaggio nel derby, dove ha avuto lo stesso impatto devastante di Gonzalo Higuain, cambiando il volto della partita: il suo inserimento ha infatti scompaginato il Toro, aprendo spazi ai compagni di squadra.

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