Mitica Juve, ora vede quota 300 in Champions: la storia passa per Mosca

La doppietta di Dybala alla Lokomotiv avvicina i bianconeri a un nuovo prestigioso traguardo. Le curiosità sulla cavalcata dal 1995 a oggi, dalla 22ª rete di Ravanelli nella finale con l’Ajax alla 285ª di Cristiano Ronaldo al Manchester United
Mitica Juve, ora vede quota 300 in Champions: la storia passa per Mosca© www.imagephotoagency.it

TORINO - E’ un viaggio negli ultimi venticinque anni della Juventus in Europa, con i bianconeri comunque protagonisti al di là dell’unica Champions vinta nel 1996. Lo spunto è offerto dal traguardo che i campioni d’Italia possono tagliare domani a Mosca: 300 gol nella Coppa più importante, a partire dalla fase a gironi. Dal conteggio, dunque, si autoescludono le 11 reti realizzate nei due preliminari giocati contro gli svedesi del Djurgarden dalla Juve di Fabio Capello nel 2004 e contro gli slovacchi dell’Artmedia Bratislava (oggi rinominata Petrzalka) nel 2008 dalla squadra di Claudio Ranieri, che tornò sulla scena 861 giorni dopo l’ultima presenza nelle Coppe europee e tutto quanto ne seguì. Numeri notevoli, anche se logicamente a Maurizio Sarri interesserà ben altro. Numeri spaventosi, che riportano alla mente gol, atmosfere, personaggi. Da Michele Padovano a Paulo Dybala scorre un fiume di emozioni. Lasciatevi cullare dal suo canto...

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Il primo gol fu di Padovano a Dortmund col Borussia

Il primo gol non si scorda mai. Lo griffa un torinese svezzato nel Barcanova, club dilettantistico tra i più rinomati. Per gli amici lui è Harley Davidson e non c’è bisogno di spiegare il perché del soprannome. Padovano a Dortmund, casa del Borussia, si prende la scena abbandonata per una sera dagli squalificati Vialli e Ravanelli. Di testa riacciuffa i tedeschi, prima del sorpasso firmato da Del Piero, al primo assaggio del tiro “alla Del Piero”, e da Conte. E’ il 13 settembre 1995 e Padovano entra nel mito da primo goleador della Juventus in Champions.

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TORINO - E’ un viaggio negli ultimi venticinque anni della Juventus in Europa, con i bianconeri comunque protagonisti al di là dell’unica Champions vinta nel 1996. Lo spunto è offerto dal traguardo che i campioni d’Italia possono tagliare domani a Mosca: 300 gol nella Coppa più importante, a partire dalla fase a gironi. Dal conteggio, dunque, si autoescludono le 11 reti realizzate nei due preliminari giocati contro gli svedesi del Djurgarden dalla Juve di Fabio Capello nel 2004 e contro gli slovacchi dell’Artmedia Bratislava (oggi rinominata Petrzalka) nel 2008 dalla squadra di Claudio Ranieri, che tornò sulla scena 861 giorni dopo l’ultima presenza nelle Coppe europee e tutto quanto ne seguì. Numeri notevoli, anche se logicamente a Maurizio Sarri interesserà ben altro. Numeri spaventosi, che riportano alla mente gol, atmosfere, personaggi. Da Michele Padovano a Paulo Dybala scorre un fiume di emozioni. Lasciatevi cullare dal suo canto...

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