L’Uefa non si arrende: “In campo ad agosto”

Domani presenterà alle Federazioni il nuovo calendario che impatterà anche sulla prossima stagione. Stipendi: calciatori sul modello-Juve e chiedono un fondo per dilettanti e donne
L’Uefa non si arrende: “In campo ad agosto”© EPA

TORINO - È passato solo qualche giorno da quando ancora si incontravano difensori della dead-line del trenta giugno per terminare la stagione. I tempi, invece, ora si sono dilatati come l’angoscia procurata dall’avanzare del contagio, tanto è vero che domani, nel corso di una video-conferenza a cui parteciperanno tutte e 55 le Federazioni, l’Uefa annuncerà sia la possibilità, ma soprattutto l’intenzione di giocare fino ad agosto pur di portare a termine la stagione. L’appuntamento è a mezzogiorno per presentare i “progressi” dei lavori sulla riprogrammazione delle competizioni. Le discussioni riguarderanno tutte le competizioni, i club e le squadre nazionali, nonché il mercato dei trasferimenti e i contratti dei giocatori, specifica la confederazione europea. La task force nominata dalla Uefa e che studia le soluzioni per consentire “il completamento della stagione in corso” è composta da tre membri della stessa Uefa, tre della European Club Association (ECA), uno dei campionati europei, un rappresentante della Liga spagnola e un altro della Premier League inglese. E lo scenario su cui si sta concentrando sempre più la commissione è appunto quello di terminare questa stagione in agosto e, conseguentemente, di abbreviare le competizioni la prossima stagione la cui partenza sarebbe giocoforza ritardata. Vi sarebbero, infatti, tempi più stretti per la pausa estiva e quella invernale potrebbe essere di fatto abolita o, in alternativa, concentrata in una pausa delle Nazionali (che da tre dovrebbero passare a due) per far svolgere i playoff da cui uscirebbero le 4 finaliste ancora mancanti dell’Europeo spostato alla prossima estate.

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C'è anche l'ipotesi di "sforare" ad agosto

Non è neppure da escludere che si possa pensare di ridurre di qualche turno preliminare anche la prossima Europa League. Quanto ai calendari di questa stagione, l’Uefa cercherà di armonizzarli tra le varie Leghe tenendo conto delle gare che ancora mancano alla fine della stagione e delle “finestre” per Europa League e Champions. L’inglese Gordon Taylor, amministratore delegato della Professional Footballers Association (PFA) è uno tra i più strenui sostenitori dell’ipotesi di “sforare” ad agosto anche a costo di condizionare un poco la stagione successiva: «Non vedo - ha dichiarato al Times - perché non ci dovrebbe essere un approccio flessibile da parte di tutti per finire questa stagione nel modo giusto, non importa quanto tempo ci vorrà. A livello nazionale ci sono molti soldi in palio che avrebbero un impatto enorme sul sistema: stiamo parlando di tre quarti di un miliardo di sterline per la tv». Perché i conti sulle perdite in caso di stop definitivo non li fanno mica solo quegli insensibili dei club italiani, macché: tutte le grandi Leghe d’Europa sono alle prese con calcolatrici a molti zeri.

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TORINO - È passato solo qualche giorno da quando ancora si incontravano difensori della dead-line del trenta giugno per terminare la stagione. I tempi, invece, ora si sono dilatati come l’angoscia procurata dall’avanzare del contagio, tanto è vero che domani, nel corso di una video-conferenza a cui parteciperanno tutte e 55 le Federazioni, l’Uefa annuncerà sia la possibilità, ma soprattutto l’intenzione di giocare fino ad agosto pur di portare a termine la stagione. L’appuntamento è a mezzogiorno per presentare i “progressi” dei lavori sulla riprogrammazione delle competizioni. Le discussioni riguarderanno tutte le competizioni, i club e le squadre nazionali, nonché il mercato dei trasferimenti e i contratti dei giocatori, specifica la confederazione europea. La task force nominata dalla Uefa e che studia le soluzioni per consentire “il completamento della stagione in corso” è composta da tre membri della stessa Uefa, tre della European Club Association (ECA), uno dei campionati europei, un rappresentante della Liga spagnola e un altro della Premier League inglese. E lo scenario su cui si sta concentrando sempre più la commissione è appunto quello di terminare questa stagione in agosto e, conseguentemente, di abbreviare le competizioni la prossima stagione la cui partenza sarebbe giocoforza ritardata. Vi sarebbero, infatti, tempi più stretti per la pausa estiva e quella invernale potrebbe essere di fatto abolita o, in alternativa, concentrata in una pausa delle Nazionali (che da tre dovrebbero passare a due) per far svolgere i playoff da cui uscirebbero le 4 finaliste ancora mancanti dell’Europeo spostato alla prossima estate.

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