Napoli, Gattuso: "Pirlo alla Juve? Adesso sono c.... suoi"

Dopo l'eliminazione contro il Barcellona il tecnico partenopeo saluta a modo suo la nuova avventura dell'ex compagno di Nazionale e analizza la sconfitta: "Mi brucia perchè oggi si poteva fare"
Napoli, Gattuso: "Pirlo alla Juve? Adesso sono c.... suoi"© www.imagephotoagency.it

BARCELLONA (Spagna) -  "Pirlo? Ora sono c...i suoi". Con questa battuta Rino Gattuso, allenatore del Napoli, commenta la nomina di Andrea Pirlo suo ex compagno al Milan e in Nazionale, a nuovo tecnico della Juve: "Beato lui che inizia subito alla Juve, ma è un mestiere difficile. Bisogna studiare, lavorare, si dorme poco la notte e non basta aver fatto una grande carriera da giocatore. Un grandissimo in bocca al lupo ad Andrea". Il pensiero della serata però è rivolto anche alla sua squadra eliminata dalla Champions dal Barcellona: "Rimpianto è tanto, abbiamo avuto tre gol di black-out prendendo tre gol incredibili. Vorrei rivedere il primo gol, ma è facile parlare degli arbitri. Ho visto una squadra che ha iniziato con personalità, ma non abbiamo dato continuità. Mi fa rabbia prendere gol da calcio d'angolo dal Barcellona. Abbiamo giocatori forti, ma per diventare grandi serve una mentalità diversa da quella dimostrata in questi mesi. Abbiamo creato il doppio delle occasioni, però abbiamo pagato gli errori commessi. Sono soddisfatto, perchè potevamo vincere ma abbiamo pagato anche il fatto che loro non hanno giocato per 19 giorni". 

Napoli, Gattuso: "Mi rode perché potevamo fare di più"

Resta l'amarezza di non aver fatto il massimo per scalare l'Everest: "Oggi la differenza l'hanno fatta i singoli, noi abbiamo giocatori forti in prospettiva e queste partite ci aiuteranno a farlo. Qui non puoi addormentarti per mezzora, Sono un po' deluso perchè questo era un Barcellona che non sta benissimo e con un pizzico di brillantezza e convinzione in più si poteva anche vincere. Potevamo assorbire il loro possesso palla in modo migliore, ma eravamo spesso in ritardo. E' sui concetti difensivi che abbiamo sbagliato, così come in qualche passaggio di troppo. Sono 7-8 anni che il Barça non fa un possesso palla inferiore degli avversari, è vero che potevamo lavorare meglio di reparto. Ma giocare con loro non è facile. Mi brucia perchè oggi si poteva fare".

Insigne: "Dispiace, ci abbiamo provato"

"Dispiace, ci abbiamo provato. Sapevamo che era una partita difficile, contro una grande squadra. Potevamo fare di più nel primo tempo, ma non l'abbiamo fatto. Nel complesso abbiamo fatto una buona gara, ma ci dispiace per l'eliminazione". Lo ha detto Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, commentando a Sky Sport la sconfitta e l'eliminazione dalla Champions League contro il Barcellona. "Loro hanno molti giocatori di fantasia, noi abbiamo provato a giocare da squadra ma stasera non ci siamo riusciti al 100%. Penso che con il mister possiamo ancora crescere - aggiunge - e migliorare. Loro hanno anche avuto la possibilità di staccare un po' la spina dopo il campionato, noi no. L'anno prossimo ora cerchiamo di ripartire con il piede giusto".

Mertens: "Callejon ci mancherà tanto"

"Abbiamo dimostrato di star bene e di saper fare qualcosa, peccato perchè è mancato solo il gol all'inizio. Ma loro sono davvero forti - dice Dries Mertens, attaccante del Napoli a Sky - abbiamo creato tanto, poi abbiamo preso gol e ci siamo dimenticati di fare quello che avevamo preparato. Ma io sono positivo, abbiamo cambiato allenatore e continuando così possiamo fare bene", ha aggiunto. "L'addio di Callejon? José ci mancherà tanto, perché anche a me ha fatto tanti assist. Ci sono però tanti giocatori che devono alzare il loro livello per prendere il suo posto, poi abbiamo comprato anche altri giocatori per alzare la qualità", ha concluso Mertens.

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