Coronavirus, Rennes-Krasnodar: aperta inchiesta dall'Uefa

La gara di Champions League andata in scena martedì in Bretagna con 5000 spettatotori è finita sotto osservazione della commissione disciplinare per il mancato rispetto delle misure di sicurezza anti-covid
Coronavirus, Rennes-Krasnodar: aperta inchiesta dall'Uefa© AFPS

GINEVRA (Svizzera) -  Rennes e Krasnodar si sono affrontate martedì scorso in Champions League con circa cinquemila spettatori ammessi allo stadio. L'Uefa ha annunciato in serata l'apertura di una procedura disciplinare nei confronti del match per il non rispetto delle norme anti-Covid relative al ritorno del pubblico negli stadi. In questo periodo di forte ripresa dei casi di contagio al coronavirus in tutta Europa, infatti, l'Uefa vuole lanciare il segnale che non ammetterà sgarri sul rispetto delle norme di sicurezza per prevenire il contagio e questa sera il massimo organismo calcistico continentale ha annunciato l'apertura di una procedura disciplinare. Anche se, per le normative vigenti in Bretagna, erano ammessi solo 5000 spettatori, erano stati praticamente tutti stipati in una sola parte dello stadio e gli abbracci fra i tifosi non erano mancati dopo il gol dei francesi. La commissione disciplinare dell'Uefa esaminerà il caso il 10 novembre, in occasione della sua prossima riunione.

Le infrazioni del Rennes

Tre sono le infrazioni sotto sospetto che hanno spinto l'Uefa ad aprire la procedura. Per prima cosa, una violazione delle regole minime di salute e di igiene per il ritorno degli spettatori negli stadi: l'Uefa ha notato poco rispetto della distanza sociale ed il fatto che gli spettatori non sono rimasti nei posti loro assegnati. Per questi motivi, l'Uefa segnala anche una possibile violazione del "protocollo sulla ripresa del gioco". L'ultimo capo di accusa riguarda una possibile infrazione al regolamento sulla sicurezza con il blocco di alcune uscite. 

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