Chiesa, via allo show: è una notte da incorniciare!

Sblocca la partita firmando il primo gol nella Juve e in Champions, propizia il secondo e serve l’assist per il terzo: va in rete nella massima competizione europea per club 20 anni e 256 giorni dopo l’ultimo di suo papà Enrico
Chiesa, via allo show: è una notte da incorniciare!© LAPRESSE

TORINO - È una notte da incorniciare per Federico Chiesa: contro la Dynamo Kiev segna il primo gol con la maglia della Juventus e la prima rete in Champions League. Un binomio che consacra il figlio d’arte come elemento sempre più prezioso all’interno del progetto bianconero, fortemente voluto da Andrea Pirlo e ultimo colpo di mercato, preso in extremis, proprio nell’ultimo giorno di mercato, preferendolo ad altri possibili candidati.

La rete certifica una crescita costante del 23enne ex Fiorentina, alla ricerca continua di quel salto di qualità che ha guidato il suo desiderio di trasferirsi a Torino per mettersi in competizione su palcoscenici più blasonati e importanti. E per giocare accanto al suo idolo, Cristiano Ronaldo, che ha avuto un ruolo importante sulla sua decisione.

Fin dai primi allenamenti e delle prime partite, Pirlo gli ha chiesto soltanto una cosa: stare largo e puntare l’uomo. E Chiesa ha obbedito con impegno e determinazione, come ieri sera. Prima della rete era già arrivato a una conclusione insidiosa, deviata dalla difesa ucraina. Al 21' lo stacco di testa con cui ha sbloccato la partita in un’azione in cui preziosissimo è stato l’assist servito da Alex Sandro. E poi, come se non bastasse, l’ex Fiorentina ha messo in mezzo la palla del 2-0 e ha servito ad Alvaro Morata l’assist per il 3-0. Per chiudere una serata da mandare ai posteri anche l’aiuto in difesa con ottime chiusure.

Il capitano

Ad analizzare la sfida contro la Dynamo Kiev è chiamato in causa il capitano Leonardo Bonucci: «Abbiamo fatto una buona partita, l'obiettivo era vincere per dare un ulteriore stimolo a questa classifica e per poi andare a Barcellona a giocare una grande partita e far crescere dentro di noi l'autostima, la voglia di continuare su questa strada, di credere in tutto e per tutto in quello che facciamo, dare fiducia ai tanti giovani che sono scesi in campo».

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