Lazio-Bruges 2-2: Correa e Immobile mandano Inzaghi agli ottavi di Champions

Il Tucumano sblocca al 12' poi, dopo la risposta lampo di Vormer (15'), la Scarpa d'Oro 2020 riporta avanti i biancocelesti al 27' su rigore. I belgi, in 10 per l'espulsione di Sobol (39'), pareggiano con Vanaken al 76', poi la traversa nega a De Ketelaere il clamoroso sorpasso (92')
Lazio-Bruges 2-2: Correa e Immobile mandano Inzaghi agli ottavi di Champions© Getty Images

ROMA - Missione compiuta per la Lazio, distante un punto dalla qualificazione agli ottavi di Champions League prima del match con il Bruges. Dopo aver accarezzato a lungo il sogno di vincere il girone, col Dortmund per quasi 70' sotto a San Pietroburgo, il 2-2 dell'Olimpico costringe Simone Inzaghi ad "accontentarsi" della seconda piazza. Biancocelesti avanti dopo 12' con il tap-in di Correa, poi il rigore di Immobile (27') vanifica il momentaneo pari di Vormer (15'). A regalare un finale di fuoco, fortunatamente senza spiacevoli conseguenze, coi belgi in 10 dal 39' per l'espulsione di Sobol, ci pensa Vanaken al 76'. Brivido al 92' quando De Ketelaere colpisce in pieno la traversa.

Le scelte di Simone Inzaghi

Imbattuto nelle cinque precedenti giornate della fase a gironi di Champions League, a Simone Inzaghi basta un punto per staccare il pass per gli ottavi di finale, da conquistare all'Olimpico contro il Bruges terzo a quota 7, a -2 dai biancocelesti, mentre un orecchio sarà sintonizzato sul match tra Zenit Borussia Dortmund. Tra i pali c'è Pepe Reina, il terzetto Luiz Felipe-Hoedt-Acerbi forma la linea difensiva, chiavi del centrocampo affidate a Lucas Leiva, con Luis Alberto Milinkovic-Savic ai propri lati e Lazzari Marusic sulle corsie esterne, e Correa a supporto di Immobile in avanti.

Correa-Vormer-Immobile, 2-1 Lazio e Bruges in 10

La Lazio non cade preda della "sindrome del braccino" e parte a mille, come se il successo fosse l'unico risultato a disposizione. È soltanto il quinto minuto quando Milinkovic sporca i guantoni di Mignolet con un colpo di testa angolato ma non abbastanza forte, al 12' invece sblocca il risultato Correa al termine di un'azione devastante: Leiva tra le linee, il Tucu opta per un velo che mette in moto Luis Alberto, poi, a rimorchio, spinge in rete la sfera dopo la respinta del portiere ex Liverpool sul diagonale mancino dello spagnolo (suo compagno di squadra in maglia Reds nella stagione 2013-14). Neppure la risposta lampo del Bruges inibisce la formazione biancoceleste: al 15', tradito dal manto viscido, Pepe Reina non è perfetto sul potente tiro di Lang, "regalando" a Vormer il tap-in dell'1-1, ma i ragazzi di Inzaghi non si scompongono e tornano in totale possesso del centrocampo e, soprattutto, delle corsie esterne. Al 26' si scatena Immobile, punta Mata e innesta la quinta, trovando un intervento in netto ritardo del difensore belga-angolano: rigore ineccepibile, sul dischetto va lo stesso bomber di Torre Annunziata che fa 2-1. L'arbitro turco Cakir grazia clamorosamente Sobol dal secondo giallo per un fallaccio su Lazzari ma, mentre il tecnico del Bruges avverte il pericolo e pensa al cambio, il 25enne ucraino commette un'ulteriore ingenuità, finendo inevitabilmente anzitempo sotto la doccia (39'). Tutto mentre a San Pietroburgo lo Zenit è avanti sul Borussia Dortmund e sull'Olimpico si abbatte un violento nubifragio che accompagna le squadre negli spogliatoi.

Pareggia Vanaken, che sofferenza nel finale!

C'è Radu al posto di Hoedt ammonito alla ripresa delle ostilità: Simone Inzaghi non lascia nulla al caso, confermando la propria maniacale cura per i particolari. Il primo squillo è ancora di matrice biancoceleste e porta la firma di Correa, che non inquadra però lo specchio per questione di centimetri con un diagonale destro (49'), stessa sorte per Milinkovic quattro minuti più tardi su calcio di punizione. Al 55' Marusic sbatte contro Mignolet da distanza ravvicinata e al 58' non riesce a controllare il fendente del centrocampista serbo, col Bruges che si rivede soltanto all'ora esatta di gioco con un bel fraseggio nello stretto chiuso in angolo dalla difesa biancoceleste. Ancora Lazio al 63': Marusic, Correa, Luis Alberto ed Immobile dialogano a meraviglia, a concludere l'azione è il Tucumano che, spalle alle porta, è costretto ad una piroetta che non gli permette di imprimere la giusta forza al pallone, quindi, al 66', Milinkovic-Savic calcia debolmente dal limite. È una fase del match in cui la formazione belga tenta il tutto per tutto, la Scarpa d'Oro 2020 si divora il tris e, a cavallo dell'uno-due del Borussia a San Pietroburgo e subito dopo il triplo cambio Escalante-Caicedo-Akpa Akrpo in luogo di Leiva, Immobile e Luis Alberto, Luiz Felipe salta a vuoto su un cross dalla destra e Vanaken di testa fa 2-2: al 76' i risvolti psicologici della sfida dell'Olimpico sono clamorosamente ribaltati, perché con un gol ospite è il Bruges a volare agli ottavi e la Lazio a retrocedere in Europa League. A dare una scossa ai suoi ci prova Caicedo con una furiosa discesa sull'out, che non trova però compagni a rimorchio al centro, mentre Milinkovic salva sulla linea sul tentativo di Rits (a gioco fermo per una precedente carica su Reina). Pereira rileva uno stremato Correa a 4' dal 90', ma la fortuna strizza l'occhio alla squadra di Inzaghi: al 92', infatti, la bordata di De Ketelaere si stampa contro la parte interna della traversa senza varcare poi la linea di porta. Game over all'Olimpico, la Lazio vola agli ottavi.

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