Juve-Porto, Ronaldo e Morata pronti: le scelte di Pirlo

Scelte in ottica Champions: lo spagnolo si è scaldato, CR7 riposato. Servono i loro gol col Porto
Juve-Porto, Ronaldo e Morata pronti: le scelte di Pirlo© Marco Canoniero

Del resto l’uno, Alvaro Morata, aveva bisogno di accumulare minuti per riprendere quanto più possibile il ritmo partita perso nelle ultime settimane vissute alle prese con una infezione virale che lo aveva debilitato e costretto a presenze per lo più saltuarie e spezzettate. Dunque: dentro dall’inizio contro la Lazio. Invece l’altro, Cristiano Ronaldo, che di partite ne aveva già infilate 30 (2550 minuti in totale, meno soltanto di Danilo) aveva bisogno di tirare un po’ il fiato. Affaticato, stremato, andato oltre il limite. Fors’anche, a rischio di incappare in qualche infortunio a forza di tirare la corda. A rigor di logica (e di programmi fatti anzitempo) la partita di martedì scorso contro lo Spezia era la più indicata per una sosta, ma in visto che Paulo Dybala era ancora indisponibile e Morata ancora a mezzo servizio (se non un terzo...), il tecnico bianconero Andrea Pirlo ha dovuto rivedere i piani mentre il portoghese ha dovuto stringere i denti e farsi trovare ancora pronto all’appuntamento. Appuntamento con la titolarità, si intende, ma anche con la storia visto che contro i liguri ha realizzato la marcatura che gli ha consentito di agganciare Pelé al terzo posto nella classifica dei migliori marcatori della storia del calcio.

Staffetta Ronaldo

Fatto sta, insomma, che con la Lazio dal primo minuto ci ha giocato lo spagnolo, con il portoghese insolitamente accomodato in panchina. Scelta chiaramente propedeutica alla Partita - con la P maiuscola - che può valere una stagione forse anche più d’una. Quella cioè in agenda martedì prossimo contro il Porto, ottavi di ritorno di Champions League. Serve un ribaltone rispetto alla sconfitta per 2-1 rimediata all’andata. Ergo serve una Juventus all’altezza. In particolar modo, una coppia d’attacco al top (o giù di lì) della condizione. Cristiano Ronaldo, del resto, è il re della Champions League. Ne ha già vinte 5: una, la prima, con il Manchester United e quattro con il Real Madrid. Uno dei motivi per cui ha scelto di lasciare i blancos consiste proprio nella voglia di togliersi lo sfizio di alzare il trofeo anche con un’altra squadra. Per rendere al meglio, però, ormai è chiaro, il portoghese ha bisogno di una prima punta di ruolo che gli giochi assieme. Morata, appunto. Se loro ci sono, e sono in palla, tutto diventa più facile.

I recuperi e la Juve anti-Porto

In funzione di Ronaldo e Morata, dunque, è la Juventus anti-Porto che ha in mente Pirlo. Di fondamentale - al di là del risultato - la sfida contro la Lazio ha offerto il ritorno nella lista dei convocati di Cuadrado, Bonucci e Arthur. Il laterale è stato titolare già con la Lazio, il difensore centrale e il regista (subentrati) confidano di poterlo in Champions League. Inutile dire quanto possano essere importanti rispettivamente in termini di carisma e di geometrie di gioco: non è un caso che la loro assenza sia coincisa con un clamoroso periodo di flessione di rendimento dei bianconeri.

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