© CanonieroMADRID (SPAGNA) - È deluso Gian Piero Gasperini dopo l'addio alla Champions League della sua Atalanta, eliminata dal Real Madrid, a giudicare dalla sua analisi ai microfoni di Sky Sport: "Purtroppo l'episodio dei due gol, ci metto anche il rigore e se volete anche il gol dell'andata, ha complicato una qualificazione già difficile, ed è chiaro che quando regali questi tipi di gol lo diventa ancora di più. Peccato, volevamo fare una partita ancora migliore e c'erano tutte le condizioni... sono convinto che questa gara ha presa una strada sbagliata anche se noi ci abbiamo messo del nostro. Questa esperienza Champions è sempre fantastica per tutti noi, vedi il livello dei giocatori internazionali, ma dobbiamo essere soddisfatti per aver eliminato l'Ajax, anche se queste due partite ci lasciano l'amaro in bocca: in entrambe le gare potevamo fare meglio".
Ora resta il campionato: "Fino a maggio sì, poi c'è la finale di Coppa Italia che è prestigiosa, ma ora dovremo mettere le energie nervose in un campionato difficile ed equilibrato, dovremo essere al meglio per riuscire a raggiungere l'Europa. Perchè non Zapata dal 1'? Nelle ultime ha giocato sempre spezzoni a causa dei problemi fisici, ma il mio piano partita era avere chance nel secondo tempo e chi lo sa, anche nei suppplementari. SIamo partiti così ma purtroppo i due gol hanno precluso la possibilità di giocarci le nostre chance, questo vale anche per Ilicic. Nonostante questo potevamo far meglio lo stesso, Muriel in quel ruolo ha fatto spesso grandi cose e volevo arrivare nella parte finale, dove speravo e pensavo di passare il turno. Di più dobbiamo rimpiangere i gol presi".
"Pensavo avremmo fatto un'altra gara"
"Ci è mancata la qualità, e quando dico che non abbiamo fatto la gara che speravamo lo dico in questo senso. Abbiamo avuto difficoltà a livello tecnico anche a causa dell'avversario e del vento, questo è il rammarico più grande. I passaggi sono il linguaggio di una squadra e se non la trasmetti non parli bene. In Europa vanno più forte di noi? Indubbiamente c'è anche questo, squadre e giocatori rapidissimi e tecnici, superiori a quelli che troviamo in Italia. È un altro motivo, ma fa parte della crescita di squadra e singolo migliorare questi aspetti per competere con le squadre di altissimo livello, ma resto convinto che potevamo fare qualcosa di più con precisione: potevamo fare meglio, ne sono convinto" ha concluso il tecnico nerazzurro.