Platini: Superlega, Ceferin, Agnelli...Scene ridicole

L'ex presidente Uefa scatenato all'Equipe: "No al progetto ma con altri toni. Andrea, soltanto i soldi? L'Avvocato aveva altre idee. Nuova Champions stupida"
Platini: Superlega, Ceferin, Agnelli...Scene ridicole© PA

Una lunga e schietta chiacchierata con l’inviato de L’Equipe, Jean-Philippe Leclaire. Dalla sua residenza a Cassis (Bouchesdu-Rhône), Michel Platini ne ha per tutti. Uefa, Fifa, Ceferin, Agnelli. Eccone un estratto.

Europei 2020? Una mia idea, neanche invitato

«Sfortunatamente, la pandemia... Ma penso comunque che sia stata un’ottima idea celebrare il 6o° anniversario del Campionato delle Nazioni Europee coinvolgendo molti Paesi. In Romania o in Azerbaigian stanno costruendo nuovi stadi, quindi hanno il diritto di ospitare l’Euro. Io invitato? No. È stata una mia idea, ma a quanto pare la Uefa e i Paesi ospitanti l’hanno dimenticato».

Superlega? Ceferin ridicolo, Agnelli pensa troppo al denaro

«I miei rapporti con Ceferin... non esistono. Lo capisco: è uno di quei politici che non hanno giocato a calcio e stanno vivendo il loro momento di gloria. Se i vecchi giocatori come me si mettono accanto, loro non esistono più. Trovo che abbia gestito la crisi Super League in modo sbagliato. L’allontanamento dei grandi club per fondare la propria competizione è l’unico vero pericolo ricorrente che la Uefa deve gestire. Quindi è meglio anticipare piuttosto che trovarti di fronte a un fatto compiuto e trattare i dirigenti come “codardi”, “serpenti” o “scorpioni” come ha fatto Ceferin. Ridicolo. Quando all’inizio della mia presidenza UEFA ho dovuto affrontare lo stesso tipo di problema, sono andato a vedere i dirigenti per convincerli che le nostre competizioni erano le migliori. Ma quando stavo chiacchierando con Rummenigge, parlavamo nell’interesse del calcio, non solo di affari o televisione: ma anche di giocatori e tifosi. Non c’era Ceferin a litigare con Agnelli...

Non sono stato sorpreso dall’atteggiamento di Agnelli: è sempre stato così, orientato a voler soprattutto valorizzare economicamente la Juventus. Ma non puoi fare tutto pensando ai soldi. Altrimenti è necessario sponsorizzare le reti da porta e incollare pubblicità sui giornalisti nella tribuna stampa. L’Avvocato diceva sempre che il calcio apparteneva ai tifosi e ai media. Ho aggiunto: “Anche ai giocatori”. E lui mi rispondeva: “Questo è quello che pensi!”. Ma l’Avvocato amava profondamente i giocatori». Domanda: perché il progetto della Super League è crollato così rapidamente? «Perché i suoi leader hanno fatto una comunicazione di merda, i media erano contrari e i sostenitori, soprattutto inglesi, erano come al solito, cioè formidabili. Anche gli allenatori sono stati molto bravi. Pep Guardiola è sempre fantastico!».

Nuova Champions League? Formula stupida

«È una formula stupida: allungheranno ulteriormente la fase a gironi che già non interessa a nessuno. Alla Uefa, questa è stata a lungo la filosofia di alcuni: sempre più soldi. La Champions è stata creata da (Lennart) Johansson. Ero contrario. Trovo che la Coppa dei Campioni solo con campioni e partite a eliminazione sia ancora la formula migliore, ma quando i club ti dicono che vogliono più partite e hanno bisogno di soldi, devi tenerne conto. Quando sono diventato capo della Uefa, la mia idea era soprattutto di favorire i campioni di alcuni Paesi. Ho cercato di trovare un compromesso, senza rivoluzionare tutto, perché c’era anche un sistema economico da rispettare».

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