Juventus perfetta: Chiesa non dà scampo al Chelsea

I campioni d'Europa in carica cadono all'Allianz Stadium: bianconeri in testa nel girone a punteggio pieno. Allegri sceglie Bernardeschi centravanti, la rete arriva pochi secondi dopo l'intervallo. Annullato Lukaku
Juventus perfetta: Chiesa non dà scampo al Chelsea© ansa

TORINO - Arriva il Chelsea e la Juventus impartisce una lezione di tattica ai campioni d'Europa in carica. Decide una rete di Chiesa in un secondo tempo iniziato da appena 10 secondi, degno punto esclamativo di una prova collettiva esente da errori. Assenze importanti su entrambi i fronti: bianconeri senza Dybala e Morata, andati ko domenica con la Sampdoria, mentre tra i londinesi mancano Kante, Mount, Pulisic e James. Allegri ovvia con un pizzico di fantasia (Bernardeschi in attacco, come anticipato da Tuttosport) e mettendo in campo una squadra che concede un paio di sole vere occasioni a una avversaria lasciata mai tranquilla, con l'intento di impedirle di giocare e di ripartire in velocità per colpire. Logico l'arretramento finale, di fronte al massimo sforzo degli uomini di Tuchel, ma senza grossi grattacapi per Szczesny. L'1-0 offre nuovamente una partita senza subire gol (e di nuovo, curiosamente, in Europa come contro il Malmoe) e un primo posto a punteggio pieno due partite. Prossimo appuntamento per la Juventus a San Pietroburgo il 20 ottobre, dove lo Zenit ha travolto gli svedesi.

Assetto inedito

Allegri aveva promesso sorprese alla vigilia ed è di parola. Sceglie un 4-3-3 con Bernardeschi falso nove nel ruolo di centravanti, con Cuadrado e Chiesa ai lati. A centrocampo il trio Bentancur-Locatelli-Rabiot con Bonucci e De Ligt (preferito a Chiellini) centrali. Danilo va a destra e Alex Sandro a sinistra. Un assetto comunque variabile, per trovare le misure del Chelsea e, al tempo stesso, non dargli punti di riferimento. Così Bernardeschi arretra per dare spazio a Chiesa davanti e, intorno alla mezz'ora, la Juventus passa alla difesa a tre (Danilo all'altezza di Bonucci e De Ligt), con Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce. Bianconeri bravi a non dare respiro a Lukaku in area, poco servito e, comunque, tenuto a bada dalla controparte, con l'obiettivo di mettere in difficoltà l'avversario andando ad aggredirlo sulle linee di passaggio. Ci prova Rabiot al 16', intercettando un pallone, ma sbagliando l'assist per Bernardeschi, mentre al 20' la galoppata di Chiesa si chiude con un diagonale che finisce poco fuori sul secondo palo. Le occasioni juventine si chiudono al 31' con una conclusione di Rabiot poco alta. Al Chelsea resta un possesso palla, oltre al 70%, con opportunità a livello zero: sempre respinto quando cerca l'appoggio, con palla alta o rasoterra che sia.

Colpo immediato

La bravura della Juventus è quella di colpire immediatamente dopo l'intervallo. Bastano 10 secondi a Chiesa che, dopo un lancio di Bonucci e un colpo di testa di Rabiot, entra in area sul delizioso tocco esterno di Bernardeschi: il sinistro del numero 22 anticipa Rudiger e va a concludere la corsa sotto l'incrocio. La rete non risveglia il Chelsea da un gioco senza sbocchi e senza ritmo. Tuchel rivoluziona la squadra con i cambi, ma la nuova opportunità è bianconera, con Bernardeschi che non trova il tempo in area sull'invito di Cuadrado. Il Chelsea cerca di fare densità tra area e dintorni, favorito anche dall'abbassamento della Juventus, scontrandosi però con una linea difensiva feroce e pronta all'anticipo, mentre il resto della squadra è pronto al rientro e ai raddoppi. Allegri lancia nuove forze in campo: prima Kulusevski per Bernardeschi, quindi McKennie per Rabiot e Kean per Chiesa. Entra anche Chiellini (fuori uno stanchissimo Bentancur) subito dopo una girata di Lukaku che finisce fuori di poco: unico segnale di presenza del belga. Al Chelsea resta ancora un colpo di testa alto per Havertz al 5' di recupero. Tutto (solo) qui, troppo poco per impensierire una Juventus senza sbavature.

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