Juve-Malmoe 1-0: decide Kean, Allegri chiude primo nel girone

I bianconeri battono gli svedesi con un gol del giovane attaccante su assist di Bernardeschi e conquistano la vetta del gruppo H dopo il pareggio del Chelsea contro lo Zenit in Russia
Juve-Malmoe 1-0: decide Kean, Allegri chiude primo nel girone© ANSA

TORINO - La neve che fa tanto Scandinavia colora la serata juventina e regala non solamente la quinta vittoria in Champions, ma anche un sorprendente primato nel girone. A San Pietroburgo il Chelsea è fermato in extremis sul 3-3 dallo Zenit già qualificato all'Europa League e deve cedere nuovamente lo scettro del gruppo ai bianconeri, battuti 4-0 solo due settimane fa a Londra. Alla squadra di Allegri basta un lampo di Kean nell'arco di una partita sempre in controllo per superare (1-0) il Malmoe e regalarsi altri giorni di serenità aspettando la trasferta di sabato a Venezia, 48 ore prima del sorteggio degli ottavi di Champions. Lì dove la Juventus giocherà contro una delle seconde: meglio evitare, se possibile, Paris Saint-Germain e Atletico Madrid.

Il gol, la vittoria, i giovani

Sette anni fa ci pensò Tevez con una doppietta a stendere il Malmoe in Champions. Sette anni dopo l'Apache, a modo suo e pur sprecando tantissimo rispetto a ciò che sapeva combinare l'argentino, è Kean in coppia con Bernardeschi: cross di esterno sinistro del carrarino e capocciata vincente del vercellese dopo uscita a vuoto del portiere Diawara, chiaramente con la mente altrove. A 52 giorni dalla fortunosa carambola di Juve-Roma, Kean torna a ballare. Il resto del match sta tutto nella vana ricerca del gol da sponda bianconera: il bis non arriverà e il tema delle occasioni sprecate, dunque, si ripropone. Non c'è l'ossessione del risultato e allora Allegri lancia il giovane De Winter, impiegato nel finale di partita a Stamford Bridge, per la prima volta dal primo minuto sul fianco destro della difesa. Il belga è già nella storia perché all'età di 19 anni e 179 giorni è il più giovane juventino titolare in una competizione europea. «Sarà emozionato, può diventare fortissimo»: così l'ha battezzato Nedved. Il ragazzino regge l'impatto, anzi s'imbuca anche in corsia confezionando cross invitanti. Il Malmoe è avversario malleabile, gli permette di tutto, così il difensore dell'Under 23 si mette alla prova con buon coraggio e personalità. In campo per 70 minuti e spiccioli (lo rileverà De Sciglio al rientro), il voto è positivo. Dentro anche Perin (al debutto assoluto nelle Coppe europee), Rugani, Bonucci, Arthur, Rabiot e Kean la cui caviglia ha preso una botta subito riassorbita. Mentre Morata riposa al gelo in panchina, l'ex Psg mostra di avere inizialmente un buon feeling con Dybala e Bernardeschi: l'assist del primo non lo sfrutta, quello del secondo sì. E in coda al primo tempo, perfino Arthur va vicino al gol.

Più cattiveria in attesa degli ottavi

Per Allegri è anche l'occasione per provare potenziali nuove soluzioni: come Rabiot mezz'ala destra e Bentancur sul centrosinistra a fare da ancelle di Arthur. È un esperimento che probabilmente rivedremo poco, stante l'imprescindibilità di Locatelli, ma questa è una Juve in cui c'è bisogno di tutti e quei “tutti” un contributo dovranno pur darlo. Il Malmoe neocampione di Svezia non è sceso a Torino per festeggiare il titolo, fa la sua partita e alla fine saluta l'Europa senza particolari rimpianti. Morata sostituisce Dybala all'intervallo, Bentancur e Rabiot cercano il guizzo decisivo dalla distanza ma senza fortuna, Bonucci respinge con il mento uno dei pochi tentativi degli svedesi, mentre Perin si sporca i guantoni murando Peña. Kean nel frattempo manca il bis personale per tre volte: prima non sfruttando un assist di Morata, poi mandando in curva un tap-in seguito a un sinistro di Bernardeschi respinto male da Diawara, che infine respinge un tiro di Rabiot addosso all'ex Psg il quale incredibilmente centra il portiere. Sventura sì, ma anche cattiveria ai minimi termini da parte di Kean. Altri cambi dipingono il finale di gara con Cuadrado per Berna, Da Graca per Kean e Miretti per Bentancur. Allegri regala il meritato esordio ai due talenti delle giovanili juventine, poi il 3-3 dello Zenit regala un sorriso in più. Juve prima, Chelsea secondo: l'avreste mai detto?

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