Villarreal-Juve, Emery: "Loro favoriti. Vlahovic giocatore di livello altissimo"

Il tecnico spagnolo, nella conferenza stampa della vigilia, analizza l'andata degli ottavi di finale di Champions League contro i bianconeri di Massimiliano Allegri
Villarreal-Juve, Emery: "Loro favoriti. Vlahovic giocatore di livello altissimo"© Getty Images

VILA-REAL (SPAGNA)- Sale l'attesa per l'andata degli ottavi di finale di Champions League tra Villarreal e Juve. Martedì alle 21 la formazione di Unai Emery, vincitrice della scorsa edizione dell'Europa League, ospita i bianconeri di Massimiliano Allegri all'Estadio de la Ceramica. Qui si giocherà il primo round della doppia sfida che si deciderà il prossimo 16 aprile con il ritorno all'Allianz Stadium. Il Sottomarino Giallo è reduce da quattro risultati utili consecutivi in campionato ed è pronto a ospitare la Vecchia Signora. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico degli spagnoli Umai Emery ha presentato così la sfida.

Cosa cambia per voi giocare contro una Juventus con Vlahovic?

"La Juventus richiede rispetto in questi sensi, per la sua storia. È una delle migliori squadre italiane, con esperienza Champions, e a livello individuale per giocatori che mantengono questi livelli. Vlahovic ha fatto 17 reti a Firenze con la Fiorentina, è di livello altissimo. Ha grandi capacità, è giovane, sa segnare, ha fame di gioco e vittorie. È il livello che noi vogliamo sfidare. Poco tempo fa, quando parlavamo di Vlahovic, dicevo questo: 'meglio giocarci contro, vogliamo affrontare i migliori. Loro sono tra i favoriti ma non ci arrendiamo, siamo capaci di superare squadre di eccellente livello e lo faremo anche domani".

Che gara sarà?

"Dura, possono tenere livello sempre alto. Possono tenere una difesa molto alta e sono fortissimi in fase difensiva ma anche nella ricerca dell'attacco che ti impedisce di creare. Dovremo cercare nuovi schemi e spazi verso la porta, stiamo preparando i 90' di domani e quelli di Torino, o eventuali supplementari e rigori, con una visione molto ampia. Faremo di tutto per vincere: opportunità e capacità ci sono, dobbiamo farlo".

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La Juventus ha grande esperienza a livello internazionale

"La Juventus ha giocatori internazionali, tutti hanno un'esperienza altissima. Anche noi, però, abbiamo giocatori d'esperienza internazionale: Pau, Albiol in difesa, Foyth. Ci siamo sforzati tanto per essere qui, non vogliamo riconoscimenti solo perché giochiamo bene ma perché vinciamo. Ci è mancata la sensazione di essere eccellenti, siamo stati molto bravi per ora. Ci manca un pizzico in più, è quel che chiedo alla squadra. Dobbiamo essere esigenti con noi stessi, siamo qui perché lo meritiamo e vogliamo giocare contro la Juventus".

Può essere il bis della stagione del 2006?

"Non dobbiamo pensare ma agire. Davanti c'è la Juventus, nell'analisi dell'avversario troveremo la risposta. Loro sono favoriti, hanno questa sensazione: sanno che se giocano al loro miglior livello, passeranno. Serviranno umiltà e rispetto".

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Che ne pensa dei gol fatti fuori casa che non valgono più doppio?

"Non dà vantaggi a uno o all'altro, è una cosa normale. Prima i gol fuori casa avevano un valore, ora no. Cosa serve fare? Vincere".

L'assenza di Chiellini inciderà sulla Juventus?

"È un riferimento per il calcio italiano ed Europeo e anche Mondiale. È un giocatore che oltre a tutto ciò che trasmette in campo, è importante anche come persona. Sorride sempre, lo ricordo contro il Siviglia, a Torino. È un ragazzo che trasmette energia positiva, sempre. Lo confronto con Albiol".

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Qual è il suo segreto per essere un vincente con costanza in Europa?

"Il successo ha molte strade, ognuno cerca la sua, in base alla propria personalità, alle proprie sensazioni e sentimenti. Io durante il mio percorso ho cercato di imparare e osservare gli altri. Ho cercato di capire cosa mi piace e non mi piace ma non ho mai voluto perdere l'essenza: rispetto molto gli avversari, sempre, cerco di cogliere il massimo da ogni giocatore. Ci sono tante ricette per raggiungere il successo: nonostante tutte le nostre diversità, il lavoro si basa solo sulla costanza".

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