Champions League, la Uefa ha approvato il nuovo format dal 2024

Da 34 a 36 squadre con 64 partite in più, questi sono alcuni dei dettagli della rivoluzione della massima competizione europea
Champions League, la Uefa ha approvato il nuovo format dal 2024© EPA

VIENNA (Austria) -  A Vienna il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato definitivamente il format e la lista di accesso delle competizioni europee per club a partire dalla stagione 2024/25. Le principali variazioni riguardano la riduzione da dieci partite a otto nella fase campionato di UEFA Champions League e l'assegnazione di due dei quattro posti in più disponibili in UEFA Champions League: due posti non saranno assegnati in base ai coefficienti per club.

Nuovi ingressi, le modalità

Due dei quattro posti in più verranno assegnati ai Paesi che nella stagione precedente hanno ottenuto i migliori risultati nelle coppe. Oggi, se il formato fosse attivo, la squadra al quinto posto in Inghilterra si qualificherebbe per la Champions League insieme a un secondo posto automatico per l'Olanda. La squadra al terzo posto nel campionato olandese avrebbe invece la possibilità di accedere ai turni di qualificazione

Champions League: ecco come cambia la prima fase

Nella prima fase addio agli 8 gironi, infatti le squadre partecipanti verranno inserite in una classifica unica e solo otto squadre si qualificheranno automaticamente per gli ottavi di finale, mentre le altre 8 usciranno da un playoff che vedrà protagoniste le squadre dalla nona alla 24esima posizione. In totale saranno 10 le settimane riservate alle competizioni europee, in due di queste si giocherà però solo l'Europa League e l'Europa Conference League. L'attuale Champions League a 32 squadre è composta da 96 partite nella fase a gironi. Passare a otto partite per squadra porterà il totale solo per la prima fase a 64 in più.

Le parole di Ceferin

Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin ha commentato così le decisioni prese a Vienna sottolineando l'importanza dei valori sportivi: "Oggi, la UEFA ha dimostrato chiaramente di impegnarsi al massimo per rispettare i valori fondamentali dello sport e difendere del principio di apertura delle competizioni, con qualificazioni basate sul merito sportivo: questo è pienamente in linea con i valori e il modello sportivo europeo basato sulla solidarietà - aggiunge - Le decisioni di oggi concludono un lungo processo di consultazione durante il quale abbiamo ascoltato le idee di tifosi, giocatori, allenatori, federazioni, club e leghe, con l'obiettivo di trovare la migliore soluzione per la crescita e il successo del calcio europeo per nazionali e per club”.

Il comunicato dell'Eca

"L'Eca, che rappresenta oltre 240 principali club europei di calcio, approva le riforme in merito alle competizioni per club a partire dal 2024 stabilite oggi dal Comitato Esecutivo della Uefa a Vienna". Così, in un comunicato stampa, l'associazione dei club europei guidata da Nasser Al-Khelaifi, dopo l'approvazione dei nuovi format delle coppe europee. "L'Eca sostiene da tempo le riforme per rendere il calcio per club in tutte le competizioni europee più sostenibile, inclusivo e di successo. L'Eca ritiene che il format e i criteri di accesso stabiliti oggi raggiungono una serie di obiettivi importanti, tra cui: un format nuovo e innovativo in tutte e tre le competizioni; la crescita da 96 a 108 squadre partecipanti con un buon equilibrio tra squadre di tutti i paesi, inclusi almeno 37 campioni nazionali che accedono alle competizioni europee maschili; Più opportunità per tutti i club, grandi e piccoli, di giocare ed essere visti sulla scena europea in più settimane di partite di calcio europee, inclusa una settimana esclusiva per ogni competizione; Un'attenzione generale al merito sportivo, sia nazionale che europeo, garantendo al contempo che ogni competizione mantenga l'entusiasmo sportivo e il valore commerciale, a vantaggio dell'intera piramide calcistica europea". L'Eca aggiunge che il nuovo format delle tre competizioni, risultato "di approfondite consultazioni tra Uefa ed Eca nel corso di diversi anni, garantiscono il rispetto dei legittimi interessi di tutte le parti, l'interesse collettivo piuttosto che quello personale. Il nuovo formato offre anche l'opportunità di una crescita futura del calcio europeo in modo sostenibile, responsabile e inclusivo".

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