Inter, in 75mila per la “Finalissima”

Così Inzaghi ha definito la gara con il Plzen: tutto esaurito a San Siro. Torna la LuLa: Lautaro in campo, Lukaku in panchina
Inter, in 75mila per la “Finalissima”

APPIANO GENTILE - Rispunta la LuLa su San Siro. Lautaro Martinez, 4 gol nelle ultime tre partite, sarà al centro dell’attacco nella notte contro il Plzen (stadio già esaurito con 75mila tifosi pronti a spingere l’Inter verso la vittoria qualificazione: «È una finalissima», ha sottolineato Simone Inzaghi), mentre Romelu Lukaku tornerà nell’elenco dei convocati. Epifania che avviene due mesi dopo l’infortunio al flessore della coscia sinistra per somma soddisfazione del tecnico nerazzurro che ha messo un circoletto rosso sulla gara con il Napoli del 4 gennaio, gara che - se l’Inter passerà indenne le trasferte a Torino con la Juventus e Bergamo - potrebbe ridare un senso anche alla lotta scudetto in salsa interista.

Per l’Inter è una finale

Il campionato tornerà di attualità dopo la partita con il Plzen, una finale e l’Inter non avrà altri risultati fuorché la vittoria, per scongiurare la beffa di dover fare risultato a Monaco di Baviera all’ultima giornata («Sarebbe molto difficile fare risultato lì», ha ammesso l’allenatore). Il fatto che, prima con Luciano Spalletti, quindi con Antonio Conte, l’Inter abbia fallito sempre la partita decisiva (in entrambe le occasioni all’ultima giornata) un po’ inquieta, però oggettivamente risulta difficile trovare molti punti di contatto con le precedenti esperienze negative.

Il Plzen non è il Psv…

Questo perché il Psv (che pur eliminato, pareggiò 1-1 l’11 dicembre 2018) era una squadra ricca di talento; mentre il Barcellona (che addirittura vinse 2-1 al Meazza, il 10 dicembre 2019) pur con le riserve aveva un potenziale tremendamente letale. I 75mila di San Siro si augurano che la storia possa essere riscritta: i cechi - che hanno sempre perso finora in Champions incassando 16 reti in 4 gare - non sono né il Psv né, tanto meno, il Barcellona. E l’Inter - che già un anno fa si è qualificata agli ottavi, non è più una matricola in Champions. In attesa che torni a splendere la LuLa, un motivo in più per vivere con ottimismo novanta minuti già decisivi per la stagione.

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