Juventus, il raggio di luce è Iling: illumina il Da Luz e rianima i bianconeri nel finale

L’esterno classe 2003, all’esordio in Europa, è entrato per Kostic al 70’: serve l’assist a Milik e ispira il gol di McKennie. E quella palla per Soulé… Il talento inglese è arrivato nel 2020 dal Chelsea per un indennizzo di appena 130.000 euro
Juventus, il raggio di luce è Iling: illumina il Da Luz e rianima i bianconeri nel finale© Juventus FC via Getty Images

TORINO - La timida luce in fondo al tunnel buio pesto di Lisbona ha la freschezza dei 19 anni, arriva da Oltremanica e scorrazza sulla fascia. Non solo: nella notte che certifica il fallimento della Juventus in Europa – in quella che conta di più, almeno –, è l’evidenza dell’ottimo lavoro imbastito alla Continassa a livello di scouting negli ultimi anni. Perché Samuel Iling Junior, che ieri sera nei pochi minuti a disposizione nel finale ha squassato la difesa del Benfica e quasi ribaltato la gara del Da Luz, è arrivato a Torino nell’estate del 2020 per appena 130mila euro. Quelli che i bianconeri hanno versato nelle casse del Chelsea, che l’ha cresciuto e forgiato nell’Academy fin dagli 8 anni, come indennizzo a fronte del suo ingaggio alla scadenza del contratto giovanile in essere con i Blues. I motivi che hanno indotto la Juventus a completare l’operazione si sono palesati ieri sotto gli occhi di tutti. Subentrato a Kostic sulla sinistra a 20’ dalla fine, l’ala classe 2003 ha offerto un cioccolatino a Milik per il 4-2, ha inventato l’azione che ha portato McKennie a siglare il 4-3 e ha servito su un piatto d’argento il pallone del pareggio al coetaneo Soulé, che ha aperto troppo il destro e dilapidato l’opportunità. In una serata in cui quasi tutto è sembrato da buttare, l’apporto di Iling è una boccata d’aria fresca e completa la settimana da sogno del campione d’Europa con l’Inghilterra Under 19: se la partita in Portogallo è coincisa con il suo esordio in Champions League, i 5’ messi a referto venerdì sera con l’Empoli avevano invece rappresentato la sua prima volta “tra i grandi”.

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Iling in questa prima parte di stagione è stato uno degli elementi più in evidenza

Il finale rossiniano al Da Luz, con lo stesso Iling supportato dai vari Miretti e Soulé, è a suo modo un segnale. Perché racconta dell’attenzione con cui il club setaccia il mercato giovanile in Europa e anche in Sudamerica, ma anche della cura con cui i germogli vengono innaffiati a Vinovo. E, anche se non soprattutto, di quanto sia funzionale il progetto Next Gen, trampolino di lancio per lo stesso inglese nelle ultime settimane. Se nella passata stagione aveva trascinato la Juventus Under 19 fino a una storica semifinale di Youth League (beffardamente persa ai rigori proprio contro il Benfica), Iling in questo primo scorcio di stagione è stato uno degli elementi più in evidenza – nonché l’attuale capocannoniere, nonostante nelle ultime settimane sia stato sovente aggregato al piano di sopra da Allegri – della seconda squadra bianconera. La svolta, dopo un primo anno e mezzo in Italia all’insegna della discontinuità, è arrivata a partire dallo scorso gennaio, quando Iling ha iniziato a trovare la necessaria continuità di rendimento per diventare uno dei fiori all’occhiello del vivaio. Così si è imposto in Under 19 e poi in Next Gen, così ha convinto Allegri a puntare su di lui “approfittando” della lacuna lasciata sulla sinistra da Chiesa. Detto che, nelle ultime uscite, Brambilla in seconda squadra ne ha saggiato il potenziale anche sul lato opposto, a piede invertito, così da renderlo più pericoloso al tiro. Sulla sinistra, in quanto mancino naturale, è più portato invece a servire assist. Anche il Benfica se n’è accorto.

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TORINO - La timida luce in fondo al tunnel buio pesto di Lisbona ha la freschezza dei 19 anni, arriva da Oltremanica e scorrazza sulla fascia. Non solo: nella notte che certifica il fallimento della Juventus in Europa – in quella che conta di più, almeno –, è l’evidenza dell’ottimo lavoro imbastito alla Continassa a livello di scouting negli ultimi anni. Perché Samuel Iling Junior, che ieri sera nei pochi minuti a disposizione nel finale ha squassato la difesa del Benfica e quasi ribaltato la gara del Da Luz, è arrivato a Torino nell’estate del 2020 per appena 130mila euro. Quelli che i bianconeri hanno versato nelle casse del Chelsea, che l’ha cresciuto e forgiato nell’Academy fin dagli 8 anni, come indennizzo a fronte del suo ingaggio alla scadenza del contratto giovanile in essere con i Blues. I motivi che hanno indotto la Juventus a completare l’operazione si sono palesati ieri sotto gli occhi di tutti. Subentrato a Kostic sulla sinistra a 20’ dalla fine, l’ala classe 2003 ha offerto un cioccolatino a Milik per il 4-2, ha inventato l’azione che ha portato McKennie a siglare il 4-3 e ha servito su un piatto d’argento il pallone del pareggio al coetaneo Soulé, che ha aperto troppo il destro e dilapidato l’opportunità. In una serata in cui quasi tutto è sembrato da buttare, l’apporto di Iling è una boccata d’aria fresca e completa la settimana da sogno del campione d’Europa con l’Inghilterra Under 19: se la partita in Portogallo è coincisa con il suo esordio in Champions League, i 5’ messi a referto venerdì sera con l’Empoli avevano invece rappresentato la sua prima volta “tra i grandi”.

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