Derby di Champions: il tifo riempie San Siro, gli hotel il portafogli

Meazza già sold-out per Milan-Inter, gara d'andata, ma a tenere banco è lo scandalo dei prezzi per una stanza d'albergo

Non bastasse lo scandalo del costo dei biglietti stadio, attorno al doppio derby di Champions League Milan-Inter (per altro già venduti: Meazza sold out per l’andata, presto lo sarà per il ritorno) è scoppiato anche quello del prezzo degli hotel presenti in un raggio di 10 chilometri da San Siro. Se un padre di famiglia, che viene da lontano e non può permettersi di fare la trasferta in giornata, volesse portare moglie e figlio a vedere il doppio evento, dovrà prima di tutto fare un discorso con i componenti del suo nucleo famigliare: «Vogliamo andare a vedere le due partite? Bene, per quest'anno allora scordiamoci le vacanze estive». Basta andare infatti su booking per scoprire la differenza di prezzo esistente in certi alberghi (a tre e quattro stelle) tra due giorni della settimana qualsiasi e le notti del 9 e 10 maggio ovvero quando è in programma gara 1 della semifinale di Champions League. Per una camera doppia o simil tripla in un hotel a quattro stelle, per la quale di solito vengono chiesti poco più di 300 euro per due notti, ora ne servono circa 1000. Prezzo più che triplicato. E ci si augura, a questo punto, che almeno la colazione sia all'altezza... Altrimenti poi chi li sente moglie e figlio?

Speculazione anche a tre stelle

Uno dice: va beh, ma accontentati di qualcosa di meno ambizioso e ripiega su un albergo a tre stelle, che tanto devi dormirci solo un paio di notti... Abbiamo fatto ovviamente anche questo, ma la nostra simulazione nelle notti del 9-10 maggio ci ha svelato prezzi attorno ai 600 euro quando normalmente non si superano i 200. Abbiamo preferito non pubblicare i nomi degli alberghi in questione, ma come detto chiunque con pochi click può verificare quanto vi stiamo raccontando. E abbiamo comunque tenuto memorizzati gli screenshot. A perenne memoria. Perché una speculazione di questo genere non va bene, non è giusta, dovrebbe far riflettere chi la sta applicando. È vero che a Milano succede questo anche quando ci sono grandi fiere come il Salone Internazionale del Mobile o eventi del calibro di Milano Fashion Week, la settimana della moda, ma anche se in quel caso ti lascia un senso di immorale veder triplicare o quadruplicare i prezzi degli hotel, almeno lì si tratta di un business puramente lavorativo: chi ha bisogno di pernottare è solitamente un addetto ai lavori e attorno a quelle kermesse crea il suo ambito lavorativo e a sua volta può pensare di ricavarci qualcosa.

Calcio bene di lusso?

Far schizzare in alto i prezzi degli hotel milanesi in occasione di due partite di calcio significa invece speculare sulla passione della gente, di chi deve stringere la cinghia per regalare alla famiglia un momento di svago e di tifo per la squadra del cuore. Milan-Inter e Inter-Milan, ma quanto mi costi? Già. Tanto, troppo. Poi ovviamente c’è chi può permetterselo e spenderà anche 2-3000 mila euro tra biglietti e hotel pur di assistere alla doppia semifinale di Champions League tutta meneghina, ma così facendo il calcio diventa un bene di lusso, uno sport che solo pochi eletti possono seguire, non più quella disciplina di fascino e seguito popolare che ha saputo essere in più di 100 anni di partite in tutto il mondo. Torniamo quindi al nostro padre di famiglia, che probabilmente nemmeno se la sentirà di mettere moglie e figlio(i) di fronte a una scelta inaccettabile: siccome le vacanze estive sono sacre e servono per ritemprarsi in vista del nuovo anno lavorativo e scolastico, non resta che lo schermo. Piccolo o grande che sia. Sono infatti già in tantissimi quelli che hanno dovuto rinunciare a vedere Milan-Inter e/o Inter-Milan dal vivo. Charles Bukowski diceva che “i soldi sono una cosa seria, qualcuno sostiene persino che parlino”. Meglio ascoltarli. E non fare pazzie per una semifinale di Champions League.

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