L'allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, ha presentato in conferenza stampa il ritorno della semifinale di Champions League contro il Real Madrid di Carletto Ancelotti. Il tecnico spagnolo ha dichiarato: "Cosa dico ai miei giocatori? Di vivere il momento e di goderselo perché siamo fortunati. Non dobbiamo fare niente di eccezionale, dipende da noi, bisogna dare tutto ed essere noi stessi. Arriviamo davvero bene a questa gara, ma dobbiamo giocare meglio del Real Madrid, la voglia non basta". Guardiola ha poi aggiunto: "Dovremo essere migliori del Real per andare in finale, dobbiamo giocare meglio rispetto alla partita d'andata, ma ci arriviamo bene. Siamo in finale di FA Cup e ad una partita dalla vittoria della Premier. Nessuno mi ha detto di vincere la Champions quando sono arrivato, ma ci manca solo quella. Abbiamo vinto tutti i titoli tranne questo...Lo vogliamo. Le persone dicono che ci siamo vicini, ma penso siamo lontani. Nessuno però ci garantisce che ci torneremo, quindi una volta che siamo lì, vinciamola".
Guardiola e il suo futuro
Il tecnico spagnolo ha risposto così ai giornalisti riguardo ad una domanda sul suo futuro al City: "La mia eredità sarà una grande generazione di giocatori, abbiamo vinto molto, non verrò giudicato per la Champions. La migliore eredità che possiamo avere è aver giocato un ottimo calcio ed esserci divertiti molto. Non siamo stupidi a sapere quanto sia importante il domani, forse il più importante da quando sono qui".
Guardiola, le sue parole su De Bruyne e sul Real
Il tecnico del City continua il suo intervento parlando delle condizioni di De Bruyne e analizzando il momento del Real Madrid: "Ho giocato 10 semifinali e ne ho perse 7 in Champions, so la sensazione che si prova. De Bruyne? Si è allenato normalmente. L'unico fuori è Aké. Il Real Madrid? Non so perché sono così forti in Europa, se lo sapessi saprei come batterli. Hanno sempre avuto giocatori di qualità, senza quello standard non avrebbero raggiunto gli obiettivi".