Guardiola: "Inter è la seconda squadra più forte d'Europa, mica male"

L'allenatore spagnolo del Manchester City torna a trionfare in Europa: "La finale di Champions League è comune una moneta"

ISTANBUL (Turchia) - Finalmente ce l'ha fatta, Pep Guardiola è riuscito a interrompere il tabù Champions ed è tornato a vincere la coppa più importante dopo 4396 giorni. Al termine della partita vinta dal Manchester City contro l'Inter, l'allenatore spagnolo si è fermato a parlare ai microfoni di Sky Sport, manifestando tutta la sua soddisfazione: "Siamo contenti, ora dobbiamo processare un po’ quello che è successo. Ho la tranquillità di sapere che potevamo pareggiarla alla fine, poteva andare ai supplementari e perdere la partita, se segnava Foden alla fine era più comodo. Questa competizione è una moneta: o sei molto molto più forte dell'avversario, che non è il caso dell’Inter, oppure puoi perdere".

Guardiola felice per il "Treble"

Poi l'allenatore del Manchester City ha aggiunto: "Felicissimo per il Treble. Abbiamo fatto una cosa unica, il Treble, portare questa squadra dove si merita. Sono felicissimo. In questi anni l’idea di gioco è rimasta la stessa. Fare una buona uscita di palla, tenere la pressione alta, oggi facevamo fatica perché Calhanoglu saltava Rodri e non lo abbiamo trovato. Pensavamo che Brozovic saltava Rodri e Gundogan aveva lo spazio, invece questo ci è mancato. È una cosa che ci manca, mi accadeva anche al Barcellona".

I complimenti all'Inter

C'è spazio anche per rendere onore agli avversari, arrivati solo a un passo dalla conquista della Champions League: "Complimenti all’Inter, lo sapevo - ha aggiunto Guardiola - da prima che era forte, non per caso ha fatto quello che ha fatto quest’anno. Una squadra sensazionale, sono la seconda squadra più forte d’Europa e mica è poco. Fisicamente sono fortissimi, il calcio italiano è sempre il calcio italiano, è arrivato in fondo alle tre competizioni. Serve viaggiare, quando resti a casa non vedi lontano da te. Alla fine ogni Paese ha la sua peculiarità, ma io ho visto cose dell’Inter o del Napoli quest’anno o del Milan l’anno scorso, che capisci che sono bravi. Mi immaginavo un po’ come quando giochi contro Conte che gioca corto ed è difficile fermarlo, non è più difesa e contropiede, per questo voglio dare tanto merito a quello che abbiamo fatto. Il campionato è il campionato, lo dico sempre. Questa è una moneta, potevano vincere anche loro".

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