Pagina 2 | Sarri, clamoroso sfogo in conferenza. Su Morata: “È una bugia”

"Sono della mia teoria: le partite quando sono in programma vanno aggredite. Vedendo i miei in allenamento mi sono sembrati stimolati. Poi c'è questo stadio... Spero che i ragazzi abbiano la testa sulla partita e non su altre valutazioni stupide. Il primo posto conta eccome. E spero sia cambiato poco rispetto all’ultimo match, abbiamo pagato un solo errore. I numeri che ho visto sono superiori a diverse altre partite. Mi aspetto che la squadra migliori l’ultima prestazione". Lo ha detto Maurizio Sarri in conferenza stampa alla vigilia di Atletico Madrid-Lazio, sfida di Champions League

Sulla formazione: “Gila ci sarà di sicuro. Castellanos? Non lo so, sicuramente non farò tante valutazioni sulla prossima partita. Questa si gioca, ha la sua valenza, difficile da inquadrare perché sembra inutile tra due club qualificati. C’è qualcosa in ballo anche pesante. Pochi pensieri sull’Inter, le scelte andranno fatte in questo senso”.

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Le parole di Sarri in conferenza stampa

Su Morata: “Mai d'accordo con me? Non è una verità. Lui è forte, uno dei centravanti più adatti al mio modo di giocare. In quel periodo al Chelsea era nervoso, non stava bene a Londra. Aveva questo problema, nessuno invece con me. Quando ci siamo visti ne abbiamo anche parlato". Sarri ha poi aggiunto: “Abbiamo ritrovato un minimo di solidità come nella scorsa stagione. Questo ci ha aiutato, ma è chiaro che in avanti non siamo quelli dell’anno scorso. Luis Alberto per noi è importantissimo, è stato fuori per poche partite. Un giocatore fondamentale. Andare agli ottavi è stato un miracolo e l’Atletico Madrid è di un’altra categoria. L'ambiente laziale è devastante, non a livello di club dove si sta benissimo. Ma com'è contornato, vengono create delle aspettative che sono inarrivabili anche per chi le innesta. Ciò crea frustrazione. Non in me, io ho una certa età e sorvolo, quelli di 20-25 anni fanno più fatica. C'è insoddisfazione perenne. Abbiamo fatto 3 vittorie e un pareggio: se fosse accaduto dall’altra sponda avrebbero fatto i fuochi d'artificio in piazza. Per noi non è naturale andare negli ottavi, negli anni 2000 due volte è successo. Non è un caso essere qui, si è fatto benissimo”.

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Sarri e il precedente con la Juve

Poi, sulle sfide di fila contro Atletico e Inter: "Le possibilità sono poche, sono due organici nettamente superiori. Le poche che abbiamo vogliamo giocarcele bene. All'inizio eravamo in grande difficoltà, oggi abbiamo alti e bassi, ma siamo meno in difficoltà rispetto a quel periodo. Solo che è cresciuto tanto anche l'Atletico, in questo stadio si vince poco. Con la Juve vincevamo qui 2-0, ci hanno assaltato alla fine e ci hanno fatto il 2-2". 

La Lazio e il girone

Infine, il tecnico della Lazio ha spiegato: "Lazio inferiore a Celtic e Feyenoord? Tecnicamente, rispetto al Celtic, forse no. Nel Feyenoord attuale non lo so, ci sono almeno 5 giocatori che tra pochi anni giocheranno in Premier. Il secondo posto dell’anno scorso non deve ingannare, ci siamo arrivati perché tre squadre hanno privilegiato la Champions”.

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Le parole di Sarri in conferenza stampa

Su Morata: “Mai d'accordo con me? Non è una verità. Lui è forte, uno dei centravanti più adatti al mio modo di giocare. In quel periodo al Chelsea era nervoso, non stava bene a Londra. Aveva questo problema, nessuno invece con me. Quando ci siamo visti ne abbiamo anche parlato". Sarri ha poi aggiunto: “Abbiamo ritrovato un minimo di solidità come nella scorsa stagione. Questo ci ha aiutato, ma è chiaro che in avanti non siamo quelli dell’anno scorso. Luis Alberto per noi è importantissimo, è stato fuori per poche partite. Un giocatore fondamentale. Andare agli ottavi è stato un miracolo e l’Atletico Madrid è di un’altra categoria. L'ambiente laziale è devastante, non a livello di club dove si sta benissimo. Ma com'è contornato, vengono create delle aspettative che sono inarrivabili anche per chi le innesta. Ciò crea frustrazione. Non in me, io ho una certa età e sorvolo, quelli di 20-25 anni fanno più fatica. C'è insoddisfazione perenne. Abbiamo fatto 3 vittorie e un pareggio: se fosse accaduto dall’altra sponda avrebbero fatto i fuochi d'artificio in piazza. Per noi non è naturale andare negli ottavi, negli anni 2000 due volte è successo. Non è un caso essere qui, si è fatto benissimo”.

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