Milan, l'Europa non finisce qui. Il Diavolo si sveglia troppo tardi

Primo tempo pessimo, risveglio nella ripresa, partita ribaltata, ma la vittoria è inutile perché passa il Psg. E Leao delude ancora
Milan, l'Europa non finisce qui. Il Diavolo si sveglia troppo tardi© EPA

Triste e malinconico poteva essere il tramonto del Milan in Europa, dopo avere rischiato di andare fuori da tutto per non essere stato inizialmente capace di rischiare il tutto per tutto nella notte più lunga del giorno più corto dell'anno. Invece, con le unghie e con i denti, i rossoneri in Europa sono rimasti: non in Champions, è vero, ma, almeno, rimangono in lizza nella seconda competizione, l'unica che nella loro storia non hanno mai vinto. E dire che il primo tempo di Newcastle è stato pessimo. La ripresa decisamente migliore anche perché, più brutta di così la squadra non poteva mostrarsi. Senza mordente, senza idee, senza gioco, i rossoneri hanno subìto senza reagire la prevedibile sfuriata iniziale del Newcastle, culminata con il meritato gol di Joelinton. In una serata in cui contava solo e soltanto vincere, a qualunque costo, facendo il diavolo a quattro (absit iniuria verbis), ha colpito l'inopinata arrendevolezza degli uomini di Pioli che si sono svegliati tardi.

Newcastle-Milan, le statistiche

Il Diavolo di sveglia tardi

Ma almeno si sono svegliati, ribaltando addirittura la partita. I Magpies non hanno fatto sfracelli, tutt'altro. Sono una buona squadra, sospinta al St. James's Park dal tifo infernale della sua gente. Eppure, prima di affrontare il Milan, i bianconeri avevano preso tre gol dall'Everton e quattro dal Tottenham e non a caso sono settimi in Premier, a undici punti dal Liverpool capolista. Il fatto è che se in sei partite di Champions League segni soltanto sei gol e ne prendi 8, vinci due partite, ne perdi due e ne pareggi due, non puoi che malinconicamente uscire dalla Champions e scivolare in Europa League. Leao è vistosamente in ritardo di condizione e non poteva essere altrimenti, considerato che era al rientro; Reijnders e Loftus-Cheek hanno girato a vuoto; in difesa gli unici a salvarsi sono stati Maignan (strepitosa la parata sul tiro di Bruno Guimaraes) e Tomori, mentre, adattandosi obtorto collo al ruolo di centrale, Theo Hernandez ha depresso molto del suo talento. Nella ripresa, Pulisic e Chukwueze hanno salvato l'onore, tuttavia non è bastato per evitare l'eliminazione. Il palo di Leao a meno di un quarto d'ora dalla fine ha fotografato nitidamente la frustrante serata del portoghese, lui per primo a finire fuori dai giochi in questa fase a gironi. Anche Tomori ha colpito un legno, nel finale. Ma da Dortmund sono arrivate solo cattive notizie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Champions, i migliori video