Juve, dal 2024 la Champions funzionerà così: le novità e la settimana esclusiva

Dalla prossima stagione la manifestazione cambia formula: addio ai gironi di qualificazione, ogni club giocherà 8 gare contro avversarie diverse

Rinnovarsi o morire, sebbene la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul presunto monopolio della Uefa, prevista per il 21 dicembre, potrebbe avere effetti mortali sulla rinnovata idea di Champions League di Ceferin. Secondo i piani del numero uno del calcio continentale, infatti, la massima competizione europea coinvolgerà, dalla prossima stagione, 4 squadre in più: si passa, quindi da 32 a 36 che, in sede di sorteggio, verranno suddivise in 4 blocchi.

A formare il primo sarà la squadra campione d'Europa in carica e i migliori 8 club per coefficiente Uefa che determinerà anche la composizione degli altri 3 blocchi. Quella che si è appena conclusa è stata, così, l'ultima fase a gironi perché il sorteggio servirà soltanto a disegnare il programma delle sfide - ogni squadra disputerà 8 gare, tutte contro avversarie diverse, 4 in casa e altrettante in trasferta - in quanto il girone sarà unico.

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Il nuovo quadro degli ottavi Champions

Alla fine di questa prima fase, che comincerà a settembre e si concluderà a gennaio - addio pausa invernale - , le prime 8 in classifica conquisteranno la qualificazione diretta, mentre le squadre comprese tra la 9ª e la 24ª posizione disputeranno un turno eliminatorio che servirà a completare il tabellone degli ottavi. Da quel momento in poi, tutto uguale, compresa la finale a partita unica che si disputerà il 31 maggio 2025 alla Fussball Arena di Monaco di Baviera. Un'altra delle novità stabilisce le cosiddette settimane esclusive, una per competizione, durante le quali si giocheranno soltanto partite di quel torneo. Questo vuol dire che, una volta all'anno, vedremo incontri di Champions anche al giovedì.

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Dalla Coppa Campioni alla Champions League

Da quando, nel 1955, prese il via la Coppa dei Campioni, riservata a 16 squadre, sono stati diversi i cambi di formato che hanno di volta in volta innovato la competizione più importante d’Europa. All’inizio, la partecipazione al torneo era riservata soltanto alle squadre che avevano vinto il proprio campionato e la formula prevedeva esclusivamente turni a eliminazione diretta. Fu così fino alla stagione 91-92, quando i quarti e le semifinali vennero sostituiti da due gironi da quattro squadre. Le vincenti dei due gruppi, Barcellona e Sampdoria, si sfidarono a Wembley nella finale decisa dalla celebre punizione Ronald Koeman. L’anno successivo, il torneo prese il nome di Champions League. Soltanto nel 1997, invece, le porte vennero aperte anche ai vice campioni dei campionati nazionali. Espansione che si completò un paio d’anni più tardi, quando l’accesso alla fase a gironi fu allargata, per i campionati top, fino alle quarte classificate.

Gli ultimi cambiamenti della Champions

Dal 1999 al 2003, le fasi a gironi furono due: la prima con 8 gruppi e 16 quadre qualificate e la seconda con 4 gironi seguiti dai quarti di finale. In questo periodo venne introdotto anche il ripescaggio delle terze classificate (della prima fase) che trovavano riparo nell’allora Coppa Uefa. Dall’anno prossimo, questa rete di salvataggio non esisterà più. Sparisce come il formato attuale, inaugurato nella stagione 2003-2004 e che, come dicevamo, andrà in pensione la prossima primavera, dopo 21 stagioni di onorato servizio.

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Lunedì il sorteggio Champions

Il countdown è già cominciato. Nella sede del governo del calcio europeo, a Nyon, in Svizzera, quello di lunedì sarà davvero un mezzogiorno di fuoco per Napoli, Inter e Lazio, le tre italiane superstiti in Champions League. Le nostre tre rappresentanti, che mantengono intatto il sogno di arrivare fino alla finale in programma a Wembley il 1 giugno, saranno tutte inserite nell’urna numero due, ossia quella riservata alle squadre che hanno staccato il pass per gli ottavi terminando il proprio girone al secondo posto.

Le otto prime classificate affronteranno le otto seconde, senza la possibilità di scontri fratricidi tra squadre della stessa nazione. Non sarà nemmeno possibile l’acoppiamento tra due club che si sono già affrontati nella fase a gironi. I derby e le sfide tra due squadre che si sono già affrontate nei gironi saranno sdoganate solamente dal prossimo turno, dai quarti di finale, insomma. Per le formazioni italiane, sulla carta, percorso in salita: il Napoli è messo meglio perché schiverà sicuramente il Real Madrid, che però potrebbe sfidare la Lazio oppure l’Inter. Da evitare come la peste, oltre ai merengues, pure Manchester City e Bayern: sono loro le fuoriserie della competizione. Si tornerà in campo a febbraio e a marzo: molto fino ad allora può ancora cambiare.

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Rinnovarsi o morire, sebbene la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul presunto monopolio della Uefa, prevista per il 21 dicembre, potrebbe avere effetti mortali sulla rinnovata idea di Champions League di Ceferin. Secondo i piani del numero uno del calcio continentale, infatti, la massima competizione europea coinvolgerà, dalla prossima stagione, 4 squadre in più: si passa, quindi da 32 a 36 che, in sede di sorteggio, verranno suddivise in 4 blocchi.

A formare il primo sarà la squadra campione d'Europa in carica e i migliori 8 club per coefficiente Uefa che determinerà anche la composizione degli altri 3 blocchi. Quella che si è appena conclusa è stata, così, l'ultima fase a gironi perché il sorteggio servirà soltanto a disegnare il programma delle sfide - ogni squadra disputerà 8 gare, tutte contro avversarie diverse, 4 in casa e altrettante in trasferta - in quanto il girone sarà unico.

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