Yamal disperato per l'eliminazione del Barcellona: le lacrime a fine gara

La reazione del talento classe 2007 alla rimota del Psg che è valsa la semifinale di Champions League

La sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League tra Barcellona e Psg, terminata 1-4 in rimonta per la squadra di Luis Enrique, ha generato grandi emozioni tra tutti i protagonisti in campo. Tra i più colpiti a fine partita c'era però Lamine Yamal, autore di una grande prestazione nei primi minuti di gioco. Il 16enne ha infatti prima fornito l'assist fornito a Raphinha per la rete del momentaneo vantaggio blaugrana e poi è stato richiamato in panchina da Xavi al 34' per l'espulsione di Araujo.

Barcellona, il pianto di Yamal dopo l'eliminazione

È stata una serata di Champions a due facce per Lamine Yamal, nuovo stella del Barcellona e del calcio mondiale. Il 16enne sembrava infatti essere il migliore in campo nella prima mezz'ora, con la giocata fantastica su Nuno Mendes che aveva permesso a Raphinha di sbloccare il match dopo soli 12 minuti. In un attimo si è però trasformata in un vero e proprio incubo: al 29' Araujo è infatti stato espulso per un fallo da ultimo uomo su Barcola e Xavi è stato costretto a togliere un attaccante per riequilibrare la squadra. La scelta è ricaduta proprio su Lamine Yamal, che si è diretto sconsolato verso la panchina. Da qui ha poi assistito al tracollo della sua squadra, con il poker del Psg firmato da Dembelé, Vitinha e dalla doppietta di Mbappé. Un colpo troppo grande per un ragazzo che, suppur giochi già da veterano, resta comunque un classe 2007. A fine partita è quindi stato inquadrato dalle telecamere in un pianto disperato mentre si dirigeva negli spogliatoi. 

Barcellona, Xavi: "Peccato per Yamal, stava facendo bene"

Intanto in Spagna si continua a discutere se la scelta di Xavi di sostituire proprio Lamine Yamal sia stata corretta. Di questo ne ha parlato lo stesso allenatore nella conferenza stampa post partita: "Abbiamo mantenuto l'equilibrio per tutta la sfida, ma in 10 è ovviamente molto complicato. È un peccato che il lavoro di una stagione venga deciso da una decisione sbagliata dell'arbitro, avrei voluto giocare alla pari contro il Psg di Luis Enrique. Dopo l'espulsione abbiamo tentennato con il cambio perché Pedri rientrava da un infortunio e volevamo un po' di controllo. In attacco c'erano i riferimenti di Raphinha e Lewadowski e così ho preferito Yamal anche se è un gran peccato perché stava facendo bene. Quel rosso ha segnato la partita".

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