Champions League, nuova formula: girone unico, derby e tanti volti nuovi

Al via il nuovo format della più importante competizione europea. Ci saranno quattro squadre in più ma non mancano le assenze pesanti
Champions League, nuova formula: girone unico, derby e tanti volti nuovi© Getty Images

Sarà una Champions League tutta nuova, quella che partirà tra il 17 e 19 settembre, ma prima ancora il 9 luglio con il primo turno di qualificazione, i cosiddetti preliminari. Dopo i preliminari, spazio al nuovo format, che non prevede più gli 8 gironi da 4 squadre l'una, ma 36 club in un unico campionato con le prime otto qualificate agli ottavi e altre otto che usciranno dagli spareggi tra la nona e la ventiquattresima. Con la nuova formula, le squadre dell'ex fase a gironi giocheranno otto partite - e non più due volte contro tre avversari (in casa e in trasferta) -, affrontando otto squadre diverse. Le avversarie verranno determinate tramite quattro fasce e sorteggiate per giocare contro due avversari per fascia: per questo saranno subiti possibili i derby tra nazioni che presentano almeno quattro squadre (e l’Italia ne ha cinque). Come accade in questi casi, sarà tutto più chiaro quando il torneo comincerà, perché è più facile di quanto sembri.

La coppa dalle grandi assenze: dal Napoli al Manchester United

Sarà una Champions League che non vedrà ai nastri di partenza grandi escluse, che non sono riuscite a confermare la loro partecipazione dopo aver raggiunto i gironi, e non solo nell'ultime edizioni. Clamoroso il caso del Napoli, che solo un anno fa festeggiava lo scudetto e che nell'ultima Champions League ha raggiunto gli ottavi di finale (ko con il Barcellona). Niente ex Coppa dei Campioni anche per la Lazio (anch'essa reduce da un ottavo, eliminata dal Bayern Monaco), ma il club di Lotito sarà almeno in Europa Legue. Fuori da nostri confini, in fatto di escluse dal grande blasone, spicca il Manchester United, che farà l'Europa League solo grazie alla vittoria della FA Cup contro i cugini del City, altrimenti i Diavoli Rossi sarebbero rimasti fuori da tutto con l'ottavo posto in Premier League, nel fallimentare campionato che doveva essere di ripartenza in grande stile con Ten Hag. Nella scorsa Champions League il Manchester United è arrivato ultimo nel non impossibile girone con Bayern Monaco, Galatasaray e Copenaghen. In Inghilterra, l'equivalente del Napoli è il Newcastle: i grandi investimenti del fondo arabo Pif non sono bastati per guadagnarsi un posto in Europa dopo aver chiuso all'ultimo posto nel girone dell'ultima Champions League, quello in cui c'erano anche Borussia Dortmund, Paris Saint Germain e Milan. È flop anche per il Copenaghen, che a febbraio si era arrampicato fino all’ottavo di finale di Champions League (fu eliminato dal ManCity con una combo di 6-2): nella Superligaen danese non è andato oltre il terzo posto. In Francia la delusione si chiama Lens, terzo nel gruppo B della scorsa Champions e solo settimo quest’anno in Ligue 1, una posizione che lo taglia fuori da tutto. Peggio ancora il Siviglia, che nel gruppo B della Champions League 2023-24 chiuse quarto e nell’ultima Liga ha rischiato persino di retrocedere, finendo con un modestissimo quattordicesimo posto.

Favole europee e grandi ritorni

Nella nuova coppa più importante mancheranno, rispetto all’anno scorso, anche Braga (Portogallo, sarà in Europa League), Union Berlino (Germania, salvatosi solo all’ultima giornata), Real Sociedad (chiuse primo nel girone dell’Inter, farà l’Europa League essendo giunto sesto) e Anversa (Belgio). In compenso sarà una prima emozionante per Brest e Girona (le vere favole della nuova Champions League, insieme al Bologna, che comunque ha già una partecipazione nella vecchia Coppa dei Campioni) mentre si segnalano ritorni sorprendenti: Stoccarda, Aston Villa, Monaco e ovviamente l’Atalanta. Ma in questo caso parlare di sorpresa è ormai ingeneroso.

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