Campione in campo. Schietto, non banale e sincero fuori dal verde, almeno nel rilasciare le interviste. Kevin De Bruyne, assoluto protagonista della vittoria del Belgio contro Israele in quel di Debrecen (la partita è stata disputata in Ungheria perché a Bruxelles sarebbe stata troppo alta la tensione per il pericolo attentati) ha infatti trascinato la sua nazionale con due reti – che sarebbero potute essere tre qualora il centrocampista dei “Diavoli rossi” non avesse lasciato al compagno Openda un secondo calcio di rigore assegnato in favore della sua squadra (poi tra l’altro fallito dall’attaccante) – nel 3-1 dei suoi nella gara inaugurale di questa Nations League.
De Bruyne e il Belgio
De Bruyne, stuzzicato nella pancia del Nagyerdei Stadion su più argomenti, non si è poi assolutamente tirato indietro, parlando sia di nazionale, che del suo club. Si inizia col Belgio, ma sostanzialmente anche con l’Italia: «Sicuramente il girone sarà interessante per tutti, il 3-1 degli azzurri in Francia è una vittoria importante, quando giochi sei partite non hai tempo di avere brutti risultati, perché ne bastano due per essere messi spalle al muro, il che risulterebbe difficile. Cosa penso dell’Italia? All’Europeo non hanno giocato bene, ma ovviamente se hanno battuto la Francia significa che hanno iniziato bene questo torneo, quindi vedremo quando cosa accadrà quando ci scontreremo con loro, anche se questa è una questione del prossimo mese».