Il Milan sembra essere rinato in campionato dopo la vittoria nel derby contro l'Inter. Il tecnico rossonero Paulo Fonseca è passato dall'essere nell'uragano delle contestazioni e circondato dalle voci sui possibili sostituti al rilancio della compagine milanese. In arrivo però c'è la Champions League e ad attendere il Diavolo c'è il Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. I tedeschi venderanno cara la pelle, mentre la squadra italiana è chiamata a conquistare i primi punti dopo la sconfitta interna per mano del Liverpool. Nella conferenza stampa di vigilia, l'ex allenatore della Roma, affiancato da Rafa Leao, ha affrontato numerosi temi, dal possibile turnover a come poter imbrigliare gli avversari.
Bayer Leverkusen-Milan, parla Paulo Fonseca
La gara di Leverkusen sarà un esame complicato per i rossoneri, ma Fonseca è conscio dei rischi: "Sappiamo che è una partita diversa, simile a quella avuta col Liverpool. Noi però dobbiamo dare continuità a quanto fatto finora, soprattutto difensivamente. Si tratta di un test difensivo di livello, dovremo essere perfetti per vincere".
In precedenza il tecnico portoghese ha affermato che ci sono "cinque capitani", sarà così anche in Germania? "Nel Milan voglio rispettare il fatto che i giocatori con più partite siano i capitani, ma voglio una leadership condivisa. Per questo preferisco che la responsabilità sia di più giocatori, domani sarà diverso rispetto all'ultima partita".
Una delle squadre ad aver messo particolarmente in difficoltà il Bayer è stata l'Atalanta. Si può prendere spunto da quella partita? "Ho guardato quella partita, la dimostrazione di quanto la Serie A sia difficile perché loro non erano abituati a una marcatura uomo su uomo, sono una squadra a cui piace attaccare e muoversi nello spazio. Noi siamo una squadra diversa, non marchiamo uomo su uomo. Non sarà la stessa partita della finale, perché non posso cambiare idea per una partita e dire ai miei giocatori il contrario di ciò che faccio di solito".
Cos'è andato storto contro il Liverpool? Eppure il Milan aveva approcciato la partita nel migliore dei modi: "Contro queste squadre non puoi permetterti errori difensivi. Inoltre dobbiamo essere più precisi e cinici negli ultimi metri".
Nel derby di Milano è riuscito a invertire un trend molto negativo. Adesso c'è più fiducia? "Io ho sempre fiducia, ma so che le partite di Champions sono diverse. Oggi ho sentito Xabi Alonso e le parole sulle squadre italiane in Europa sono sempre le stesse, difesa, organizzazione e contropiede. Noi vogliamo essere qualcosa di diverso. Domani difenderemo perchè affrontiamo una squadra forte, ma quando abbiamo la palla faremo le nostre cose. Sono molto curioso di vedere la mia squadra in un contesto diverso".
Il nuovo modulo messo in campo contro Inter e Lecce si presta a diverse interpretazioni, è un 4-4-2? "Non sono ancora convinto che sia un 4-4-2. Con Morata e Abraham siamo più offensivi, ma anche migliori difensivamente perché loro aiutano molto senza palla".
Sui pericoli che può creare Boniface: "Lo conosco bene, è un attaccante pericoloso, tecnico e veloce. Ma dobbiamo pensare a tutti i giocatori del Bayer, anche agli esterni Frimpong e Grimaldo. Chukwueze lo conosce bene e ne abbiamo parlato un po'. Lo rispettiamo e ci prepariamo ad affrontarlo".
Le parole di Rafa Leao
L'attaccante portoghese parla delle emozioni di indossare la fascia da capitano: "Sono stato felice, orgoglioso e contento. So di avere la fiducia dell'allenatore. Rappresentare il Milan è sempre un orgoglio, con la fascia ancora di più". Mentre sugli elogi difensivi di Fonseca: "Il mister mi sta aiutando molto a migliorare. Già il primo giorno mi ha convocato nel suo ufficio ma non per parlarmi di gol o assist, ma per stimolarmi a diventare un giocatore più completo. Anche prima di venire qui in conferenza mi ha fatto vedere dei filmati sull'ultima partita".
Cosa ti ha detto il tecnico per migliorare? "Mi ha mostrato i movimenti senza palla, alcuni difensivi e anche come vuole che io attacchi il secondo palo e l'area di rigore".
Dove può arrivare il Milan in Champions League? "Preferisco pensare partita per partita. Vincere è importante perché sarà uno scenario bello e ci darebbe fiducia. Se per vincere bisogna sacrificarsi, fare un metro o un recupero in più, pensare più ai dettagli, farò tutto".
Cos'ha pensato nel pre-partita contro l'Inter vedendo la rivoluzione della formazione che sarebbe scesa di lì a poco in campo? "Non sono rimasto sorpreso, era una partita da vincere e già sapevamo come l'Inter gioca. Con il nuovo modulo siamo più compatti, io mi trovo più comodo a difendere senza palla e anche gli altri giocatori si sentono più protetti. Così prendiamo meno imbucate centrali".