In Champions è tutto diverso
Due settimane fa, all’esordio assoluto nella competizione, ha confezionato una perla di rara bellezza e indubbio peso, sbloccando la partita contro il Psv e tenendo a battesimo il percorso dei bianconeri in Europa, dopo un anno di assenza forzata. In campionato, a dispetto di una titolarità che nei primi sei turni non ha ancora conosciuto eccezioni, l’ex Bayern non è riuscito a togliersi una soddisfazione personale, per quanto abbia inciso con gli assist a beneficio di Weah prima e di Vlahovic poi. Anche a Marassi, sabato pomeriggio, il suo talento si è acceso soltanto a tratti. Ma nell’alveo della Champions League è tutto differente, anche se quella del Lipsia (due reti incassate in cinque turni di Bundesliga) può essere annoverata come una mentalità solo in parte “europea”, nell’accezione non per forza virtuosa di disposta a offrire il fianco pur di sprigionare il potenziale offensivo.