Stoccarda padrone allo Stadium, non basta Buffon Perin: ko Juve in Champions

Prima sconfitta stagionale dei bianconeri, dominati dall'inizio alla fine dai tedeschi autori di una prova maiuscola. Danilo espulso, rigore parato ma non basta
Stoccarda padrone allo Stadium, non basta Buffon Perin: ko Juve in Champions© LAPRESSE

Non basta un Perin formato Buffon a una Juve schiacciata e dominata dallo Stoccarda dall'inizio alla fine: allo Stadium arriva la prima sconfitta stagionale dei bianconeri. La squadra di Motta non aveva subito gol nei novanta minuti nonostante un bombardamento tedesco incessante, con lo spirito di Allegri che sembrava sceso sullo Stadium per fa diventare la sfida di Champions una serata degna dei migliori fortini allegriani, di quelle che sapevi che tanto gli avversari non ce l'avrebbero mai fatta no matter what. E siccome si ricordano i tempi di Max, a fargli compagnia erano arrivate anche le manone di Buffon nei guanti di Perin a trasformarlo nel Superman inviolabile degli anni d'oro con il numero 1 sulle spalle e a dimostrare sul campo di strameritare il rinnovo del contratto. Ma i ricordi sfumano e svaniscono e il ko arriva, negli ultimi minuti, con la squadra in dieci e alle corde, con il cazzotto finale di El-Bilal Toure al 92' a risvegliare bruscamente dai sogni: così non si fa strada né in Europa né in Italia.

Stoccarda padrone allo Stadium, Perin doppio miracolo

I piani di Motta non vanno come previsto già dal prepartita, con Douglas Luiz che si ferma nel riscaldamento e viene sostituito da Thuram. Alta intensità, lo Stoccarda arriva al tiro con molta facilità per errori dei bianconeri in fase di impostazione nella prima parte di gara, senza mai impensierire troppo un attento Perin. Conceicao prova a farsi vedere, l'unico guizzo pericoloso per Motta arriva da Fagioli che su punizione sfiora il palo della porta avversaria. Senza Cambiaso è un'altra Juve davanti, si fa fatica senza il semplificatore della manovra offensiva, e senza Locatelli è un'altra Juve dietro, Thuram non fa filtro e Fagioli davanti alla difesa è di impostazione ma non di rottura: risultato, tedeschi padroni dello Stadium. Alla mezz'ora il palo arriva ma è quello della porta Juve, con un Perin pazzesco a toccare la conclusione di Demirovic in piena area indisturbato e a deviarla sul legno salvando i suoi. E non è l'unica di questo primo tempo, perché al 41' Undav di testa lo scavalca ed è già pronto per gridare al gol ma il numero 1 juventino con un colpo di reni buffonesco mette in angolo.

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Il Var toglie il gol a Undav, Perin para rigore

Si riparte senza cambi e con il vantaggio dello Stoccarda con Undav, che il Var segnala da annullare per fallo di mano e che lo Stadium festeggia con un boato che vale un gol. Demirovic si becca il giallo, Karazor lo segue ma lo Stoccarda continua a dominare, serve riaccendere la Juve e Motta ci prova con un triplo cambio: Cambiaso terzino per Savona, Weah esterno per un Conceicao massacrato di botte, Locatelli per McKennie con Fagioli che resta in campo. Demirovic scarica di nuovo violentissimo il destro in area, Perin ci mette l'ennesima pezza ma la Juve traballa, ancora Perin su Millot, man of the match finora.

Adzic per Vlahovic, Danilo penalty e rosso, la Juve cade in dieci

Locatelli ci mette poco a mettere equilibrio e serenità a manovra e posizioni, imprescindibile, e anche lo Stoccarda respira dopo quasi settanta minuti asfissianti di cazzotti continui. La Juve è ancora in piedi, prova anche a farsi pericolosa con Weah e Yildiz, ma Danilo la tradisce: doppio giallo in due minuti, il secondo è un intervento scomposto in area che costa il rigore che Millot di sinistro trasformerebbe, se non trovasse sulla sua corsa Superin, il padrone assoluto di questa notte di Champions. Altro boato, sembra tutto scritto anche addirittura per vincerla, Yildiz e Adzic non si intendono, ma l'ex Atalanta da poco entrato El Bilal Toure fa calare il buio in pieno recupero: la vince meritatamente lo Stoccarda, la perde malamente la Juventus. E ora l'Inter.

Classifica Champions: la Juve precipita

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Non basta un Perin formato Buffon a una Juve schiacciata e dominata dallo Stoccarda dall'inizio alla fine: allo Stadium arriva la prima sconfitta stagionale dei bianconeri. La squadra di Motta non aveva subito gol nei novanta minuti nonostante un bombardamento tedesco incessante, con lo spirito di Allegri che sembrava sceso sullo Stadium per fa diventare la sfida di Champions una serata degna dei migliori fortini allegriani, di quelle che sapevi che tanto gli avversari non ce l'avrebbero mai fatta no matter what. E siccome si ricordano i tempi di Max, a fargli compagnia erano arrivate anche le manone di Buffon nei guanti di Perin a trasformarlo nel Superman inviolabile degli anni d'oro con il numero 1 sulle spalle e a dimostrare sul campo di strameritare il rinnovo del contratto. Ma i ricordi sfumano e svaniscono e il ko arriva, negli ultimi minuti, con la squadra in dieci e alle corde, con il cazzotto finale di El-Bilal Toure al 92' a risvegliare bruscamente dai sogni: così non si fa strada né in Europa né in Italia.

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I piani di Motta non vanno come previsto già dal prepartita, con Douglas Luiz che si ferma nel riscaldamento e viene sostituito da Thuram. Alta intensità, lo Stoccarda arriva al tiro con molta facilità per errori dei bianconeri in fase di impostazione nella prima parte di gara, senza mai impensierire troppo un attento Perin. Conceicao prova a farsi vedere, l'unico guizzo pericoloso per Motta arriva da Fagioli che su punizione sfiora il palo della porta avversaria. Senza Cambiaso è un'altra Juve davanti, si fa fatica senza il semplificatore della manovra offensiva, e senza Locatelli è un'altra Juve dietro, Thuram non fa filtro e Fagioli davanti alla difesa è di impostazione ma non di rottura: risultato, tedeschi padroni dello Stadium. Alla mezz'ora il palo arriva ma è quello della porta Juve, con un Perin pazzesco a toccare la conclusione di Demirovic in piena area indisturbato e a deviarla sul legno salvando i suoi. E non è l'unica di questo primo tempo, perché al 41' Undav di testa lo scavalca ed è già pronto per gridare al gol ma il numero 1 juventino con un colpo di reni buffonesco mette in angolo.

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