Mbappé ridicolizzato da Henry, lo spiegone in tv: “Difficile fare peggio”

"La squadra è frustrata con lui". Thierry Henry spiega così i problemi del Real Madrid. Lo spiegone dell'ex attaccante francese alla CBS Sports sono riconducibili a Kylian Mbappé. L'ex Psg non è ancora riuscito a inserirsi alla perfezione nei meccanisimi del gioco di Carlo Ancelotti, tra l'altro attaccato durante da media spagnoli e non solo, e proprio "Titì" l'ha fatto presente in diretta Tv proprio dopo la sconfitta contro il Milan in Champions League. 

Henry, Mbappé e il problema Real

Thierry Henry nell'immediato post gara sulla CBS ha parlato così del Real Madrid: "Non corrono davvero, non sono compatti e non si sforzano come squadra. Il più delle volte poi è Bellingham che cerca di fare le cose che dovrebbe fare Mbappé. Deve imparare a giocare da 9 e avere voglia di proiettarsi in avanti".

Il francese ha fatto vedere una serie di video e di immagini in cui il 'protagonista' della discussione è proprio l'ex Psg: "Ancora una volta, chi sta correndo e cercando di raggiungere l'obiettivo? È Bellingham, non numero 9 (Mbappé ndr). C'è frustrazione. Guarda il numero 9! Ancora una volta, il 9 non c'è. Può succedere a volte ma non può essere sempre così: so che Mbappé non è un numero 9 e che non è quello che gli piace fare, ma pensi che a Bellingham piaccia fare queste corse per allungare la squadra? Lo fa perché ha voglia e la volontà di farlo".

"Peggio di così non puoi fare"

Henry ha messo in risalto come contro il Milan sia stato Bellingham a fare il "gioco sporco", anche se con pochi risultati, mentre Mbappè non ha fatto "movimenti da punta": "Guarda da dove viene Bellingham per superare Mbappé e la difesa avversaria. Non puoi vincere così, aprendo, ripartendo, difendendo e andando anche a segnare. Mi sarei arrabbiato anche io al suo posto al cambio, calciando la bottiglietta".

Insomma, per l'ex attaccante francese Mbappé non ha fatto abbastanza contro i rossoneri, e deve sicuramente fare di più per mettere al servizio del Real Madrid le sue migliori qualità. "Può solo migliorare perché peggio di così non può fare. Non gli chiediamo di tenere la palla come Didier Drogba, non gli chiediamo di prendere palla e dribblare tutti ma di proiettarsi in avanti quando la squadra è alta: che tu sia un'ala, un 9 o un 10, puoi correre, anche Rüdiger ha fatto una corsa nel primo tempo".