
Il giorno dopo la conclusione girone unico la Champions League fa i conti in tasca alle squadre relativi ai risultati ottenuti nell'arco delle otto giornate. L'Inter, unica italiana qualificata direttamente agli ottavi di finale (6 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta), ha incassato 9,70 milioni di euro. Seguono l'Atalanta (4 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta) con 8,23 milioni di euro; il Milan (5 vittorie e 3 sconfitte) con 7,05 milioni di euro; la Juve (3 vittorie, 3 pareggi, 2 sconfitte) con 5 milioni di euro e il Bologna (1 vittoria, 3 pareggi, 4 sconfitte) con 2,65 milioni di euro. Ecco il dettaglio, squadra per squadra:
Liverpool – 10,58 milioni di euro
Barcellona – 10,29 milioni di euro
Arsenal – 9,99 milioni di euro
Inter – 9,70 milioni di euro
Atletico Madrid – 9,41 milioni di euro
Bayer Leverkusen – 9,11 milioni di euro
Lille – 8,82 milioni di euro
Aston Villa – 8,52 milioni di euro
Atalanta – 8,23 milioni di euro
Borussia Dortmund – 7,94 milioni di euro
Real Madrid – 7,64 milioni di euro
Bayern Monaco – 7,35 milioni di euro
Milan – 7,05 milioni di euro
PSV – 6,76 milioni di euro
PSG – 6,47 milioni di euro
Benfica – 6,17 milioni di euro
Monaco – 5,88 milioni di euro
Brest – 5,58 milioni di euro
Feyenoord – 5,29 milioni di euro
Juventus – 5,00 milioni di euro
Celtic – 4,70 milioni di euro
Manchester City – 4,41 milioni di euro
Sporting Lisbona – 4,11 milioni di euro
Club Brugge – 3,82 milioni di euro
Dinamo Zagabria – 3,53 milioni di euro
Stoccarda – 3,23 milioni di euro
Shakhtar Donetsk – 2,94 milioni di euro
Bologna – 2,65 milioni di euro
Stella Rossa – 2,35 milioni di euro
Sturm Graz – 2,06 milioni di euro
Sparta Praga – 1,76 milioni di euro
Lipsia – 1,47 milioni di euro
Girona – 1,18 milioni di euro
Salisburgo – 881mila euro
Slovan Bratislava – 588mila euro
Young Boys – 294mila euro
La riforma della Champions League ha portato con sé un montepremi record: 2,5 miliardi di euro da ripartire fra le 36 squadre in lizza. Con una suddivisione così articolata: 1) 18,6 milioni di euro quale quota fissa di partecipazione per ogni squadra; 2) 2,1 milioni di bonus per ogni vittoria; 3) 700 mila euro per ogni pareggio; 4) ranking storico decennale; 5) market pool diritti tv; 6) qualificazioni agli spareggi per gli ottavi di finale: 1 milione di euro a squadra; 7) qualificazione diretta agli ottavi di finale: 11 milioni di euro a squadra; 8) qualificazione ai quarti di finale: 12,5 milioni di euro a squadra; 9) qualificazione alle semifinali: 15 milioni di euro a squadra; 10) qualificazione alla finale: 18,5 milioni di euro a squadra; 11) vittoria in finale: 6,5 milioni di euro. Per quanto sopra, assommando i bonus alle prebende intascate per i risultati sul campo, l'Inter ha fatto bingo, registrando l'introito complessivo di 86 milioni di euro. Gongola anche l'Atalanta: grazie al market pool e al ranking superiore al Milan, la Dea ha toccato la somma di 76,7 milioni, primato assoluto di ricavi nella storia delle partecipazioni bergamasche alle competizioni Uefa. La sconfitta di Zagabria e la mancata qualificazione diretta agli ottavi hanno fermato i guadagni del Milan a 67 milioni. La Juve ha chiuso la prima fase al ventesimo posto: il market pool e il miglior ranking storico le hanno fruttato 63 milioni. Il Bologna, grazie alla prima vittoria ottenuta a spese del Borussia Dortmund e al pareggio di Lisbona, incassa 38,7 milioni di euro, un ricco premio di consolazione per la squadra, ritornata per la prima volta sulla ribalta più prestigiosa del calcio europeo sessant'anni dopo l'apparizione nell'allora Coppa dei Campioni.