Juve fragile, Motta di male in peggio: tris Psv, finisce il sogno Champions

I bianconeri cedono nei supplementari in Olanda, dopo tanti stravolgimenti tattici ad aggiungere confusione. Bosz, concreto, si porta a casa la qualificazione
Juve fragile, Motta di male in peggio: tris Psv, finisce il sogno Champions© EPA

Ampiamente alla portata, la fragile Juventus di Thiago Motta si fa sfuggire dalle mani la qualificazione agli ottavi di Champions arrendendosi al Psv nella gara di ritorno dei playoff. Una gara in bilico, nella quale hanno fatto la differenza i vari passaggi a vuoto dei bianconeri in fase difensiva e i cambi cervellotici del tecnico: rivoluzionato più volte il centrocampo, portando confusione piuttosto che la necessaria lucidità per gestire momenti chiave, e poco coraggio nel non provare Vlahovic con Kolo Muani quando c'era da dare un messaggio anche psicologico alla gara. 

Koopmeiners sempre, i nuovi acquisti anche

Veiga, Kelly, soprattutto Kolo Muani: la nuova Juve è quella disegnata da Giuntoli sul mercato e messa in campo da Thiago Motta nella fase cruciale, nella partita più importante in campo europeo di questa stagione. Koopmeiners totem, stavolta gli fa spazio un Thuram in gran forma, con Locatelli capitano e al fianco dell'olandese. McKennie liberato sulla trequarti da guastatore, Nico e Chico sugli esterni e Yildiz, Mbangula e Vlahovic a rincorrere dalla panchina. Il Psv a trazione anteriore: 433, 4 vittorie nelle ultime 5 in Champions e un'imbattibilità tra le mura amiche che dura da due anni sono le armi di Bosz.

Campo terribile, Veiga ko. Ma Kelly si esalta

Inizio veemente dei padroni di casa nella bolgia del Philips Stadion, tanto frenetica quanto confusa su un campo rovinatissimo. Nei primi duelli fisici ha la peggio Renato Veiga: il neobianconero si procura un infortunio su un contrasto e chiude la sua partita prima del quarto d'ora di gioco. Dentro subito Cambiaso, con siparietto con Motta perché l'esterno stava andando a riscaldarsi ma il tecnico gli intima di entrare subito, a freddo, posizionandosi a sinistra con Kelly che scala al centro mostrando una sicurezza inedita con il passare dei minuti, tra duelli aerei e contrasti vinti. 

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Conceicao si scalda, la Juve anche

Fiammate Juve: cross di Conceicao messo in angolo, poi un traversone per Kolo Muani che di testa non trova la porta. Risponde Perisic, l'ex Inter prima trova l'assist per Lang e poi conclude l'azione personalmente, alto. Chico è il più attivo davanti per i bianconeri, rimediando un pestone in area che per poco non raggiunge gli estremi del rigore. Il portoghese guadagna anche una punizione, sprecata da Koop. Prima della mezz'ora ci prova anche Cambiaso, in piena area, con la risposta di un attento Benitez: la Juve prende campo.

Cambiaso non è Alex Sandro. Kolo a centimetri dal gol

Cambiaso, dopo aver spaventato il Psv, spaventa pure i tifosi Juve con uno stop di petto per Di Gregorio a due metri dalla porta, per fortuna di Alex Sandro (e quell'assist per Sanchez in Juve-Inter di Supercoppa) ci sono solo le vibes e i lontani ricordi. L'azione più bella degli uomini di Motta al 35': bellissima combinazione tra Koopmeiners e Kolo Muani, il francese non riesce a concludere pulito per l'uscita disperata di Benitez che gli chiude all'ultimo lo specchio. E dopo questa, arrivano anche un paio di ripartenze mal gestite che avrebbero potuto essere ben più pericolose: la Juventus chiude avanti la prima frazione, con l'unico brivido di una stoccata del solito Lang ancora una volta murata. Kelly sicurezza a sorpresa, bene Koopmeiners, male Nico Gonzalez, anello debole dell'attacco.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Benitez come Dibu su Kolo, Perisic incubo Motta

Ripresa senza cambi, partita di tensione che si accende dopo due minuti: batti e ribatti in area Juve, palla che finisce a Perisic che prova lo stesso gol dell'andata ma stavolta Di Gregorio non si fa sorprendere. E sull'azione seguente Noa Lang a pochi metri dalla porta cerca e non trova il primo palo che Di Gregorio aveva lasciato sguarnito. Primo giallo a Schouten, che ferma Koopmeiners in modalità recupera palloni, ma prima occasionissima per Kolo Muani che si presenta da solo davanti a Benitez, scaricando fortissimo invece di piazzarla: come nella finale mondiale, un portiere argentino nega un gol decisivo al francese. E l'azione successiva la legge del calcio gol mangiato gol subito si concretizza col peggiore degli incubi: Perisic controlla al volo un suggerimento di Lang, Nico Gonzalez è in ritardo in copertura e di destro il croato indisturbato gela Di Gregorio in diagonale. 

Yildiz-Motta discutono, Juve in bambola ma arriva Weah!

Motta fa scaldare Mbangula, Thuram e riesce a discutere con Yildiz per uno scaldacollo mentre Lang sfiora il raddoppio e Perisic ci riprova: da ora è un chi segna vince, Gatti salva sulla linea sul colpo di testa di Lang e sull'incursione di Mauro Junior. Punizione messa dentro da Koopmeiners, palla respinta sul limite e Weah al volo trova il gol che può valere una stagione, 1-1 che viene convalidato dopo minuti di tensione e di attesa Var con Vincic che va a rivedere l'azione e si prende la responsabilità di convalidare nonostante l'offside di Kelly che però non influisce sull'azione. Cose a cui in Italia non si è abituati...

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Saibari non perdona. Motta cervellotico, supplementari

Si arriva negli ultimi venti minuti con Motta che ora tergiversa sulle sostituzioni mentre Bosz inserisce subito Til al posto di Schouten. Assalto Psv e praterie per la Juve, tutto in bilico ma passano di nuovo gli olandesi, ancora grazie a una giocata di Perisic che mette dentro una palla velenosa sporcata da De Jong e conclusa da Saibari in area piccola, bravo a crederci. Triplo cambio cervellotico per Motta: Savona, Thuram e Yildiz per Koopmeiners, Locatelli e Conceicao, Cambiaso viene a centrocampo. Malacia per Ledezma, forze fresche Psv per il finale e per i supplementari che si manifestano all'orizzonte. Giallo anche a Gatti per una manata in faccia a Lang, Perisic esce per Bakayoko gustandosi la standing ovation, Motta butta dentro Vlahovic al 90': overtime, ma tirando fuori Kolo Muani...

Di Gregorio salva tutto tranne il tris. Vlahovic, palo

Mbangula per Cambiaso, McKennie in mezzo, Motta cambia ancora. Di Gregorio riesce a chiudere Saibari a botta sicura da cinque metri, miracolo del portiere, poi Savona finisce sul taccuino dei cattivi per un calcione a De Jong. Gli olandesi si muovono più consapevoli, la Juve così stravolta è fragile e capitola: Gatti riesce a deviare il cross di Bakayoko ma Di Gregorio tocca verso Flamingo per il più goffo degli assist, 3-1 e festa olandese con Yildiz a simulare in area subito dopo, aggiungendosi ai cartellini della gara. Finale di tempo con Savona che di testa impegna Benitez, Saibari che sfiora il poker e Vlahovic che centra sfortunato il palo su cross di Mbangula. Gli ultimi 15' sono un assalto confuso alla porta olandese che però non porta a nulla, anzi è Di Gregorio a togliere il poker a Til. Agli ottavi ci va il Psv e l'avventura europea di questa Juventus si ferma in una fredda serata di febbraio olandese.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ampiamente alla portata, la fragile Juventus di Thiago Motta si fa sfuggire dalle mani la qualificazione agli ottavi di Champions arrendendosi al Psv nella gara di ritorno dei playoff. Una gara in bilico, nella quale hanno fatto la differenza i vari passaggi a vuoto dei bianconeri in fase difensiva e i cambi cervellotici del tecnico: rivoluzionato più volte il centrocampo, portando confusione piuttosto che la necessaria lucidità per gestire momenti chiave, e poco coraggio nel non provare Vlahovic con Kolo Muani quando c'era da dare un messaggio anche psicologico alla gara. 

Koopmeiners sempre, i nuovi acquisti anche

Veiga, Kelly, soprattutto Kolo Muani: la nuova Juve è quella disegnata da Giuntoli sul mercato e messa in campo da Thiago Motta nella fase cruciale, nella partita più importante in campo europeo di questa stagione. Koopmeiners totem, stavolta gli fa spazio un Thuram in gran forma, con Locatelli capitano e al fianco dell'olandese. McKennie liberato sulla trequarti da guastatore, Nico e Chico sugli esterni e Yildiz, Mbangula e Vlahovic a rincorrere dalla panchina. Il Psv a trazione anteriore: 433, 4 vittorie nelle ultime 5 in Champions e un'imbattibilità tra le mura amiche che dura da due anni sono le armi di Bosz.

Campo terribile, Veiga ko. Ma Kelly si esalta

Inizio veemente dei padroni di casa nella bolgia del Philips Stadion, tanto frenetica quanto confusa su un campo rovinatissimo. Nei primi duelli fisici ha la peggio Renato Veiga: il neobianconero si procura un infortunio su un contrasto e chiude la sua partita prima del quarto d'ora di gioco. Dentro subito Cambiaso, con siparietto con Motta perché l'esterno stava andando a riscaldarsi ma il tecnico gli intima di entrare subito, a freddo, posizionandosi a sinistra con Kelly che scala al centro mostrando una sicurezza inedita con il passare dei minuti, tra duelli aerei e contrasti vinti. 

 

 

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Champions, i migliori video