Luis Enrique: "Contro il Liverpool ci davano per spacciati. Su Emery..."

Il tecnico del Psg, nella conferenza stampa di vigilia, ha presentato il match contro l'Aston Villa
Luis Enrique: "Contro il Liverpool ci davano per spacciati. Su Emery..."© EPA

Senza tanti giri di parole è possibile affermare che il Paris Saint-Germain è una delle formazioni favorite per la vittoria finale. Dopo il successo contro il Liverpool, con una qualificazione strappata con cuore e grinta ad Anfield, i parigini possono sognare in grande. Il Psg, alla vigilia dell'andata dei quarti di finale, attende l'Aston Villa, vera rivelazione di questa edizione della Champions League. Una sfida piena di insidie, come ammonisce in conferenza stampa il tecnico spagnolo Luis Enrique.

Psg-Aston Villa, la conferenza di Luis Enrique

Guai a sottovalutare l'Aston Villa, Luis Enrique ricorda i commenti prima del doppio confronto con il Liverpool: "Nessun favorito? Credo che sia tutto equivalente. Contro il Liverpool tutti dicevano che non avevamo alcuna possibilità. Ci sono state squadre che sono riuscite a passare al livello successivo. Dobbiamo fare ciò che serve per qualificarci". Una grave perdita è sicuramente Marquinhos che non sarà del match: "Potrà incoraggiare tutti dalla tribuna. Non è un problema se non è lì". 

Mentre sulla difficoltà che nasconde la Champions League: "Questa competizione non consente assolutamente il rilassamento. Non cadremo in questa trappola. Non puoi arrivare in semifinale se non sei al massimo livello dalla prima all'ultima partita". Sull'ultima parte di stagione: "Penso che continueremo a vedere una grande versione del Psg, che giocheremo allo stesso modo, forse con più intensità. Il meglio deve ancora venire, lo si vede nel modo in cui i giocatori si allenano il giorno prima di una partita di Champions League. Il cuore ci sarà, le gambe anche, questa energia positiva che vediamo, dobbiamo sfruttarla. Controllare le nostre emozioni sarà la chiave. Chiunque scenderà in campo domani sarà concentrato, sia chi giocherà, sia chi non giocherà. Questa è la forza di questa squadra, saremo tutti pronti".  Per Luis Enrique l'aspetto mentale è determinante: "È importante trasmetterlo ai giocatori. Il profilo dell’allenatore è lo stesso. Ne parliamo quando vinciamo, ma abbiamo anche la stessa forza mentale quando perdiamo. L’anno scorso, abbiamo dovuto vincere i quarti di finale dopo una sconfitta all’andata. Ci saranno sconfitte, ma siamo pronti ad affrontare la sconfitta".

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Luis Enrique sull'Aston Villa ed Emery

E su Emery e il suo lavoro in Inghilterra: "La nostra amicizia l'abbiamo costruita nel corso dei nostri confronti. È una gioia sapere che incontrerò uno degli allenatori con la carriera europea più importante. È un allenatore che cura il suo lavoro. L'Aston Villa è migliorato sotto la guida di Unai Emery". E aggiunge: "In definitiva, ogni manager ha il suo stile e il suo modo di gestire la squadra. Unai Emery è un esperto di performance dei giocatori. Come si fa? Penso che dipenda molto dalla filosofia di ogni persona. Sono sicuro che come manager, cerco di prendere le decisioni più accurate possibili. Sono felice che non abbiamo giocatori infortunati". Su Asensio: "Sono felice che possa giocare. No, non mi disturba affatto. Non ha avuto il tempo di gioco che voleva qui, aveva la possibilità di andare al Birmingham. È bello che giochi. Ho condiviso molte cose con lui nella nazionale, è un giocatore molto importante per me. È un giocatore di altissimo livello. È stato importante all’inizio della stagione. Lo conosco perfettamente. È un giocatore che ha vinto molti trofei".

L'ex Barca analizza la formazione inglese: "L’Aston Villa è capace di uscire dal dietro, di gestire bene gli spazi e ha la capacità di pressare alto. Ciò richiederà ordine e attenzione in difesa, dobbiamo essere efficienti. Non importa se un giocatore è più in alto o più in basso, non mi preoccupa. Il controllo delle emozioni non ha nulla a che vedere con l’età. Le persone sui 20 anni possono essere più mature. L’Aston Villa gioca un ottimo calcio. Vedremo due squadre con le loro caratteristiche. Spero che assisteremo a una partita aperta e complessa".

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Senza tanti giri di parole è possibile affermare che il Paris Saint-Germain è una delle formazioni favorite per la vittoria finale. Dopo il successo contro il Liverpool, con una qualificazione strappata con cuore e grinta ad Anfield, i parigini possono sognare in grande. Il Psg, alla vigilia dell'andata dei quarti di finale, attende l'Aston Villa, vera rivelazione di questa edizione della Champions League. Una sfida piena di insidie, come ammonisce in conferenza stampa il tecnico spagnolo Luis Enrique.

Psg-Aston Villa, la conferenza di Luis Enrique

Guai a sottovalutare l'Aston Villa, Luis Enrique ricorda i commenti prima del doppio confronto con il Liverpool: "Nessun favorito? Credo che sia tutto equivalente. Contro il Liverpool tutti dicevano che non avevamo alcuna possibilità. Ci sono state squadre che sono riuscite a passare al livello successivo. Dobbiamo fare ciò che serve per qualificarci". Una grave perdita è sicuramente Marquinhos che non sarà del match: "Potrà incoraggiare tutti dalla tribuna. Non è un problema se non è lì". 

Mentre sulla difficoltà che nasconde la Champions League: "Questa competizione non consente assolutamente il rilassamento. Non cadremo in questa trappola. Non puoi arrivare in semifinale se non sei al massimo livello dalla prima all'ultima partita". Sull'ultima parte di stagione: "Penso che continueremo a vedere una grande versione del Psg, che giocheremo allo stesso modo, forse con più intensità. Il meglio deve ancora venire, lo si vede nel modo in cui i giocatori si allenano il giorno prima di una partita di Champions League. Il cuore ci sarà, le gambe anche, questa energia positiva che vediamo, dobbiamo sfruttarla. Controllare le nostre emozioni sarà la chiave. Chiunque scenderà in campo domani sarà concentrato, sia chi giocherà, sia chi non giocherà. Questa è la forza di questa squadra, saremo tutti pronti".  Per Luis Enrique l'aspetto mentale è determinante: "È importante trasmetterlo ai giocatori. Il profilo dell’allenatore è lo stesso. Ne parliamo quando vinciamo, ma abbiamo anche la stessa forza mentale quando perdiamo. L’anno scorso, abbiamo dovuto vincere i quarti di finale dopo una sconfitta all’andata. Ci saranno sconfitte, ma siamo pronti ad affrontare la sconfitta".

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