Quattro come gli anni di imbattibilità del fortino di Monaco prima di stasera, quattro come le partite che mancano a questa Inter per alzare la Champions: sul campo dove si giocherà anche la finale è impressionante la prestazione della squadra di Inzaghi, demone non solo per i tifosi ma anche per gli avversari. L'Inter domina per lunghi tratti l'andata del quarto di finale in casa del Bayern, tornando a casa dalla trasferta tedesca con un trionfo di misura ma largamente meritato, che mette una seria ipoteca sul passaggio del turno da giocarsi a San Siro, tra le mura amiche e talismane. E dall'altra parte l'Arsenal fa praticamente fuori il Real Madrid, iniziando a creare i presupporti per una finale largamente alla portata dei nerazzurri.

Prestazione pazzesca di squadra e anche dei singoli: Lautaro mondiale con gol da nove e regia offensiva da dieci, Barella alla Matthaus come lo stesso Lothar lo aveva battezzato nel siparietto pre partita con Bergomi, Acerbi insuperabile nel rendere Kane un intruppone, Bastoni dominante alla Cannavaro a sporcare e chiudere praticamente ogni offensiva. E il 2-1 arriva con entrambi gli esterni titolari, Dimarco e Dumfries, fuori per infortunio: questa Inter viaggia spedita verso il sogno.