Fabio Galante, ex difensore dell’Inter, ma anche di Empoli, Genoa, Torino e Livorno, oltre che dell’Under 21, sa perfettamente cosa significhi giocare con, oppure contro, un fuoriclasse là in attacco: "Il primo tempo l’ha vinto Lautaro, ha segnato un gol bellissimo, giocando una grande partita. Kane invece ha centrato il palo esterno. Sono due punte che farebbero comodo a chiunque nel mondo. Saranno protagonisti anche domani, visto che sono gli uomini su cui le proprie squadre si aggrappano quando c’è bisogno".
Lei ha giocato col brasiliano Ronaldo e ha marcato tantissimi campioni. Come si prepara un difensore quando deve fronteggiare un rivale così temibile?
"C’è poco da insegnare a Pavard, Acerbi, Bastoni, De Vrij e Bisseck. Sono tutti giocatori esperti, con tante partite sulle spalle. Poi sicuramente quando incontri un attaccante come Kane, ma vale pure per Lautaro, la concentrazione deve essere massima per tutta la partita, altrimenti l’attimo in cui ti rilassi, gli avversari ti possono far male. Io però non lo definirei uno scontro diretto: gli attaccanti si marcano anche col compagno di reparto, con l’aiuto del centrocampista affinché non arrivino palloni facili. Serviranno i raddoppi e così via: quando incontri i top, serve lavorare di squadra".
Come si preparava quando doveva marcare un fuoriclasse?
"Allo stesso modo, che fosse la punta dell’ultima squadra in campionato o il capocannoniere del Real Madrid. Stessa concentrazione negli allenamenti, riti e alimentazione. Oggigiorno la partita contro Kane ti può dare anche qualche stimolo in più, ma a questi livelli i top player non spengono mai la lampadina, il campione è quello superiore agli altri nella testa".