Mourinho, è già Juve: "Non mi accoglieranno così". Poi la stoccata: "Sarà felice ora"

L'allenatore portoghese ringrazia i tifosi del Chelsea e pensa al ritorno allo Stadium: le dichiarazioni dopo il ko in Champions League

Comincia con una sconfitta il percorso europeo di José Mourinho alla guida del Benfica. A Stamford Bridge il Chelsea vince 1-0 grazie all'autogol di Richard Rios. Al termine della partita, il tecnico portoghese ha apprezzato molto l'accoglienza che i tifosi dei Blues gli hanno dedicato, con i cori già al secondo minuto di gioco: "È la cultura inglese, funziona così con giocatori e allenatori. Quando sono venuto qua con Manchester UnitedInter e Tottenham è successa la stessa cosa", ha detto ai microfoni di Sky Sport. Mourinho ha allenato il Chelsea dal 2004 al 2007 e dal 2013 al 2015, vincendo nel complesso 3 Premier League, 3 Coppe di Lega, 2 Community Shield e una Fa Cup. A Stamford Bridge ha lasciato il segno e i tifosi non lo dimenticano.

La prestazione del Benfica

Mourinho si è espresso così sulla partita: "Soddisfatto? No perché abbiamo perso, però sono qua da 10 giorni, in cui abbiamo giocato 4 partite, ho fatto un solo allenamento dove c'erano tutti i giocatori: è una bella base di partenza. Abbiamo fatto una buona prestazione, con organizzazione difensiva contro una squadra che a livello di individualità è fortissima, abbiamo avuto le nostre opportunità per segnare". Poi una battuta sugli ospiti nello studio di Sky: "Di Canio sarà felice perché ho perso, però lo saluto. Costacurta? Ieri Rui Costa mi diceva che non era veloce, non era bravo in qualche aspetto però era il migliore del mondo".

L'accoglienza allo Stadium

A Mourinho è stato chiesto il ricordo più impresso di quando vinse in casa del Chelsea da allenatore dell'Inter in Champions nel 2010: "Fu una partita simile a questa, giocavo per il pareggio mentre oggi non siamo venuti qua con questo obiettivo. Ma lì fu un grande passo anche a livello mentale per vincere la Champions, era un Chelsea fortissimo". Sul Napoli e la Juventus, avversarie del Benfica rispettivamente il 10 dicembre e il 21 gennaio: "A Torino non sarò ricevuto come è successo qua" - ha detto Mourinho - ma mi fa sempre piacere giocarci, è uno stadio fantastico: Juve e Benfica sono due giganti. Anche contro il Napoli a Lisbona sarà una partita bellissima, contro i campioni d'Italia". Sul calendario proibitivo: "Non ho potuto esserci all'esordio contro il Qarabag, ora avrò Newcastle, Juve, Real Madrid...", ha concluso.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Champions League

Il rapporto con la Juventus

Mourinho e la Juventus non si sono mai amati. L'ultima volta che lo Special One affrontò la Vecchia Signora risale alla fase a gironi di Champions League della stagione 2018/19. All'andata a Old Trafford la Juve di Allegri vinse 1-0 con un gol di Dybala e il portoghese si rivolse ai tifosi bianconeri facendo il gesto del "tre" con le dita: un chiaro riferimento al triplete vinto con l'Inter nel 2010. Ma è nella gara di ritorno allo Stadium che il tecnico si scatenò: lo United vinse 2-1 in rimonta con due gol nel finale, e a fine partita lui si portò la mano all'orecchio per provocare i tifosi della Juve che lo avevano fischiato. I fischi naturalmente aumentarono e alcuni giocatori bianconeri, come Bonucci e Dybala, si avvicinarono a Mou per invitarlo ad abbassare i toni.

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Comincia con una sconfitta il percorso europeo di José Mourinho alla guida del Benfica. A Stamford Bridge il Chelsea vince 1-0 grazie all'autogol di Richard Rios. Al termine della partita, il tecnico portoghese ha apprezzato molto l'accoglienza che i tifosi dei Blues gli hanno dedicato, con i cori già al secondo minuto di gioco: "È la cultura inglese, funziona così con giocatori e allenatori. Quando sono venuto qua con Manchester UnitedInter e Tottenham è successa la stessa cosa", ha detto ai microfoni di Sky Sport. Mourinho ha allenato il Chelsea dal 2004 al 2007 e dal 2013 al 2015, vincendo nel complesso 3 Premier League, 3 Coppe di Lega, 2 Community Shield e una Fa Cup. A Stamford Bridge ha lasciato il segno e i tifosi non lo dimenticano.

La prestazione del Benfica

Mourinho si è espresso così sulla partita: "Soddisfatto? No perché abbiamo perso, però sono qua da 10 giorni, in cui abbiamo giocato 4 partite, ho fatto un solo allenamento dove c'erano tutti i giocatori: è una bella base di partenza. Abbiamo fatto una buona prestazione, con organizzazione difensiva contro una squadra che a livello di individualità è fortissima, abbiamo avuto le nostre opportunità per segnare". Poi una battuta sugli ospiti nello studio di Sky: "Di Canio sarà felice perché ho perso, però lo saluto. Costacurta? Ieri Rui Costa mi diceva che non era veloce, non era bravo in qualche aspetto però era il migliore del mondo".

L'accoglienza allo Stadium

A Mourinho è stato chiesto il ricordo più impresso di quando vinse in casa del Chelsea da allenatore dell'Inter in Champions nel 2010: "Fu una partita simile a questa, giocavo per il pareggio mentre oggi non siamo venuti qua con questo obiettivo. Ma lì fu un grande passo anche a livello mentale per vincere la Champions, era un Chelsea fortissimo". Sul Napoli e la Juventus, avversarie del Benfica rispettivamente il 10 dicembre e il 21 gennaio: "A Torino non sarò ricevuto come è successo qua" - ha detto Mourinho - ma mi fa sempre piacere giocarci, è uno stadio fantastico: Juve e Benfica sono due giganti. Anche contro il Napoli a Lisbona sarà una partita bellissima, contro i campioni d'Italia". Sul calendario proibitivo: "Non ho potuto esserci all'esordio contro il Qarabag, ora avrò Newcastle, Juve, Real Madrid...", ha concluso.

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