Pagina 2 | Champions, Juventus-Sporting 1-1: Vlahovic la riprende, partita dominata ma non basta a Spalletti

Poco da dire, una Juventus bella e volitiva così non si vedeva da anni. Una squadra con un'intensità e una personalità da Premier League, un Vlahovic completamente rinato, un Koopmeiners restituito al gioco del calcio partendo dalle fondamenta, quel "perimetrale basso" marchio di fabbrica e quel messaggio "Non andiamo a difendere le partite, le andiamo a giocare" che si porta dietro. Luciano Spalletti ha rivoluzionato la Juventus, eccezionale nel reagire a un inizio complicatissimo con lo Sporting Lisbona subito in vantaggio e con una traversa a referto immediatamente dopo: palla a terra e gioco, inserimenti, energia, verticalizzazioni e finalizzazioni. Finisce 1-1, pari che fa male perché alla fine la palma di migliore in campo se la porta via il portiere ospite, un Rui Silva in serata Buffon, ma è un pari davvero molto, molto diverso dai deludenti precedenti.

Certo, la classifica non sorride: 3 punti dopo quattro giornate, ma questa Champions è molto strana e centrare la lotteria dei playoff non è certo impossibile: battere il Pafos in casa e fare altri tre punti con una tra Monaco e Bodo (che però in Norvegia è cliente ostico) potrebbe bastare, considerando da tripla quella sfida al Benfica di Mou impronosticabile. Poi certo, sarà da superare lo spareggio, ma una Juventus così rischia di essere davvero la carta che nessuno vuole pescare e che può far male.

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Sporting, inizio letale. Ma la Juve col tridente non si perde

Come detto, lo Sporting parte benissimo: dopo un bel sinistro al volo di Vlahovic a stappare la partita, troppo defilato per poter essere pericoloso, i portoghesi passano al primo tiro in porta, Araujo al 12' conclude una bella azione corale con un diagonale vincente che bacia il palo e si accomoda in rete, Di Gregorio può solo guardare. La Juve accusa il colpo, lo Sporting vede il sangue: Trincao, assistman dell'azione del vantaggio, stavolta va da solo e in area colpisce a botta sicura, solo una deviazione e la traversa evitano il raddoppio ospite e tengono in vita i bianconeri. La squadra messa in campo da Spalletti è molto offensiva, con Yildiz e Conceicao a supporto di Vlahovic: un tridente che sulla carta in molti sognavano a inizio stagione (magari con David centravanti) ma che concretamente si vede in campo solo stasera. Con coraggio, quello che la squadra sente e che permette di credere di poterla riprendere senza abbattersi.

Vlahovic, meglio di lui solo CR7 e Higuain. Rinnovatelo...di un anno!

Palleggiatori di gran tecnica, i portoghesi però dietro sono friabili e Vlahovic inizia a prendere a botte  Colpo di testa  e sinistro angolatissimo, Rui Silva buffonesco,  ma anche lui al 34' si deve arrendere sul tocco di prima di Vlahovic imbeccato da Thuram: nove gol nelle prime venti presenze in Champions, con la Juventus meglio di lui negli ultimi 20 anni solo Cristiano Ronaldo (12) e Gonzalo Higuain (10). Il serbo sembra finalmente entrato in quello stato mentale da centravanti devastante, non più promessa non mantenuta, e anche Chiellini corrobora la sensazione lasciando l'idea di un rinnovo apertissima. Un consiglio e una provocazione: visto questo Vlahovic e gli altri, meglio un rinnovo di anno in anno...

 

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McKennie jolly, Spalletti si gioca Zhegrova e Kostic

I tentativi velleitari da fuori area di Vlahovic e Thuram non preoccupano un Rui Silva in stato di grazia, anche Di Gregorio si fa trovare pronto sul tentativo di Quenda e su un pallone pericoloso in area, sul quale si concede anche il lusso estemporaneo di un'uscita, tanto rara quanto efficace. Sempre Juve però, McKennie si vede respingere sulla linea da Trincao una sponda di testa e anche il tentativo di ribattuta di Cambiaso rimbalza sul muro nero avversario. Thuram manda alle stelle due altre ottime occasioni in evidente debito d'ossigeno, a venti minuti scarsi dalla fine Spalletti lo richiama e la ribalta: Zhegrova e Kostic per Conceicao e Thuram, il kosovaro subito in mostra con una danza di prima con Vlahovic che costringe al giallo un nervoso ma ubiquo Hjulmand. La Juve si ridisegna con il jolly McKennie centrale con Locatelli e non smette di provare a prendersi la partita.

Miretti, Adzic e David, Spalletti osa fino alla fine e oltre

Meno di dieci minuti ma è clamorosa quest'ultima Juventus: fuori Vlahovic, Yildiz va a fare la punta, dentro Adzic e Miretti, all'esordio stagionale, a sostituire Locatelli. È forcing finale (con qualche sussulto dietro, quando Koop perde lucidità fa correre rischi), ci prova Kostic da fuori senza fortuna, poi dentro anche David per Yildiz per provarci fino alla fine e anche oltre: al 92' è il centravanti canadese a incocciare il cross di Kalulu a botta sicura, Rui Silva completa la prestazione mostruosa con la manata sul tiro centrale a mettere in angolo alla disperata, poi è ancora Kostic al volo all'ultimo minuto a far tenere il fiato sospeso allo Stadium, una deviazione mette fuori causa Rui Silva ma porta il pallone ancora fuori, a sancire il secondo pari stagionale europeo in casa per i bianconeri. 

 

 

 

 

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Sporting, inizio letale. Ma la Juve col tridente non si perde

Come detto, lo Sporting parte benissimo: dopo un bel sinistro al volo di Vlahovic a stappare la partita, troppo defilato per poter essere pericoloso, i portoghesi passano al primo tiro in porta, Araujo al 12' conclude una bella azione corale con un diagonale vincente che bacia il palo e si accomoda in rete, Di Gregorio può solo guardare. La Juve accusa il colpo, lo Sporting vede il sangue: Trincao, assistman dell'azione del vantaggio, stavolta va da solo e in area colpisce a botta sicura, solo una deviazione e la traversa evitano il raddoppio ospite e tengono in vita i bianconeri. La squadra messa in campo da Spalletti è molto offensiva, con Yildiz e Conceicao a supporto di Vlahovic: un tridente che sulla carta in molti sognavano a inizio stagione (magari con David centravanti) ma che concretamente si vede in campo solo stasera. Con coraggio, quello che la squadra sente e che permette di credere di poterla riprendere senza abbattersi.

Vlahovic, meglio di lui solo CR7 e Higuain. Rinnovatelo...di un anno!

Palleggiatori di gran tecnica, i portoghesi però dietro sono friabili e Vlahovic inizia a prendere a botte  Colpo di testa  e sinistro angolatissimo, Rui Silva buffonesco,  ma anche lui al 34' si deve arrendere sul tocco di prima di Vlahovic imbeccato da Thuram: nove gol nelle prime venti presenze in Champions, con la Juventus meglio di lui negli ultimi 20 anni solo Cristiano Ronaldo (12) e Gonzalo Higuain (10). Il serbo sembra finalmente entrato in quello stato mentale da centravanti devastante, non più promessa non mantenuta, e anche Chiellini corrobora la sensazione lasciando l'idea di un rinnovo apertissima. Un consiglio e una provocazione: visto questo Vlahovic e gli altri, meglio un rinnovo di anno in anno...

 

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