
Non mancano le sorprese a chiudere il quarto turno della League Phase della Champions League. Convince il City che piega il Dortmund 4-1 e resta saldo tra le prime otto a -2 dal trio di testa Bayern-Arsenal-Inter. Nel club degli ottavi diretti anche il Newcastle, 2-0 al Bilbao, con gli stessi punti del Galatasaray, 3-0 all'Ajax, ma con una migliore differenza reti. Poco più indietro il Barcellona che pareggia per 3-3, dovendo inseguire sempre un ottimo Brugge. Sprofonda Mourinho che con il suo Benfica si arrende al Leverkusen, ora davanti alla Juventus momentaneamente fuori anche dalla zona playoff.
Poker City, pari Barcellona
Il City domina contro il Borussia Dortmund e cala il poker: doppietta di Foden, Cherki e il solito timbro di Haaland che punisce la sua ex squadra alla quale non basta il gol della bandiera di Anton. Guardiola sale a quota dieci, che nel finale ringrazia comunque un sempre attento Donnarumma autore di due uscite in scivolata da grande difensore. Frena in Belgio invece il Barcellona che impatta per 3-3 con il Club Brugge al termine di un match rocambolesco. Torres risponde a Tresoldi nei primi dieci minuti, Forbs al 17' rimette il muso avanti per i padroni di casa. Nella ripresa una perla di Yamal riporta di nuovo tutto in equilibrio, prima del nuovo vantaggio nerazzurro firmato dalla doppietta di Forbs; un autogol di Seys e il Var ad annullare il poker belga salvano Flick da un pesante ko per la corsa verso gli ottavi.
Triplo Osimhen, affonda Mourinho
Tra le prime otto c'è il Newcastle che supera 2-0 il Bilbao al St. James' Park grazie alle reti di Burn e Joelinton. A ridosso della zona passaggio diretto agli ottavi il Galatasaray che infligge una pesante lezione all'Ajax in quel di Amsterdam: prima di testa e poi con due rigori, decisivo Victor Osimhen con una super tripletta. E' un altro ex della Serie A a decidere Benfica-Leverkusen, Schick regala tre punti ai tedeschi e inguaia Mourinho, ultimo a 0 punti in compagnia proprio dell'Ajax. Aspirine che salgono a quota 5 facendo scivolare la Juventus fuori dalla zona playoff.