Mourinho, prima gioia: il Benfica sbanca Amsterdam 

Per i portoghesi un gol per tempo: apre Dahl, chiude un guizzo di Barreiro. Ajax, altro flop: le due squadre erano entrambe a zero punti prima della partita

Josè Mourinho ha mille vite e una di queste l’ha spesa ieri sera alla Johan Cruijff Arena, resuscitando il suo Benfica in chiave qualificazione ai playoff di Champions League con la vittoria in casa dell’Ajax nella sfida tra le due più grosse delusioni della prima fase (entrambe, al momento del calcio d’inizio, erano ancorate a quota zero in classifica). Olandesi che presentano la variazione più significativa in porta, dove Jaros si riprende il posto da titolare scalzando il 42enne Pasveer, incertissimo nelle ultime uscite in Eredivisie.

Disastro Ajax: il Benfica vince e spera

Il 24enne ceco si presenta subito con una gran parata al 6’ su un colpo di testa di Rios, ma non può nulla sulla successiva stoccata dell’ex Roma Dahl dal limite sinistro dell’area, facendo tornare il Benfica in rete in Europa dopo 350 minuti. Il gol ha il (de)merito di anestetizzare la partita, perché per tutto il primo tempo Mourinho parcheggia senza problemi il proverbiale pullman davanti alla porta di Trubin, sotto forma di almeno otto giocatori di movimento costantemente dietro la linea della palla. Una strategia che non esalta certo lo spettacolo ma che nel contempo si rivela efficace nell’ingolfare la manovra dell’Ajax, che non trova sbocchi dentro l’area ed è costretto ad affidarsi a velleitarie conclusioni da fuori area, che mettono in condizione Trubin di fare bella figura con relativamente poca fatica. Un copione che si ripete nel secondo tempo, con Trubin ancora reattivo sulla saetta di Bounida a giro, e in generale un Ajax che, complici i cambi tardivi di Grim, conferma di attraversare un periodo frustrante. La fiducia nei propri mezzi viene meno negli olandesi, che si espongono nel quarto d’ora finale alle folate con cui il Benfica prova a puntellare il risultato in maniera definitiva, come con Dedic al 72’. Mourinho testa allora nel finale la difesa a tre, una possibile opzione duratura anche per il campionato, e viene premiato allo scadere con un contropiede con cui Aursnes ispira sulla sinistra l’inserimento e il gol di Barreiro del definitivo 2-0. Un successo che rilancia il Benfica, mentre per l’Ajax, al di là della matematica che lascia ancora aperte speranze, prevale la delusione per un interregno di Grim sin qui disastroso (tre sconfitte su tre) e per una posizione di classifica che non fa onore alla storia del club che, tra l’altro, stenta pure in Eredivisie dove è quinto, a pari punti con l’Utrecht a quattordici lunghezze dal Psv capolista: una voragine a fine novembre.

Ajax-Benfica 0-2: il tabellino

Marcatori pt 6’ Dahl; st 45’ Barreiro 
Ajax (4-2-3-1) Jaros 6; Regeer 6 (38’ st Moro ng), Sutalo 5, Baas 6.5, Wijndal 5.5 (15’ st Mokio 6); Klaassen 5.5 (30’ st Fitz-Jim 6); Itakura 6, Taylor 6; Bounida 6.5 (30’ st Gloukh 6), Weghorst 5, Godts 5.5 (30’ st Dolberg 5.5). A disp. Heerkens, Pasveer, Alders, Edvardsen, Gaaei, McConnell, Rosa. All. Grim 5 
Benfica (4-2-3-1) Trubin 7; Dedic 7, Silva 7, Otamendi 7, Dahl 7; Barrenechea 5.5, Rios 6; Aursnes 7, Barreiro 7 (45’ st Rego ng), Sudakov 6.5 (36’ st T. Araujo ng); Pavlidis 6 (45’ st Manu ng). A disp. Soares, H. Araujo, Ivanovic, Obrador, Prestianni, Rego, Schjelderup, Veloso, Wynder. All. Mourinho 7 
Arbitro Jablonski (Germania) 6.5 
Note 55.000 spettatori. Ammoniti Dahl e Weghorst. Angoli: 10-4 per l’Ajax. Recupero tempo: pt 2’, st 4’ 

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