Roma-Feyenoord, clima infuocato a Tirana: 60 fermati, tre italiani feriti

Scontri tra tifoserie e con la Polizia nella capitale albanese a poche ore dal fischio d'inizio della finale di Conference League: 51 connazionali rimpatriati
Roma-Feyenoord, clima infuocato a Tirana: 60 fermati, tre italiani feriti

TIRANA (ALBANIA) - Sale il conto degli arresti e dei feriti in seguito agli scontri tra tifosi e con le forze di Polizia a Tirana. È un clima di vera e propria guerriglia urbana quello che si respira nella capitale albanese a poche ore dal fischio d'inizio della finale di Conference League tra Roma e Feyenoord. Secondo quanto fatto sapere dalle autorità del Paese sarebbero circa 60 le persone fin qui fermate, 51 dei quali italiani che dopo essere stati portati a Durazzo sono stati fatti salire su un traghetto per venire immediatamente rimpatriati. 30, invece, i feriti: 20 agenti di Polizia, tre italiani, quattro olandesi e tre albanesi. Tutti, sottolineano le autorità albanesi, sono stati dimessi dopo essere stati curati nei vari ospedali della capitale. Diversi gli scontri tra i caldissimi tifosi olandesi e la Polizia, con nove agenti che sono stati costretti ad andare in ospedale per lenire le ferite riportate durante gli attacchi.

Tirana blindata: controlli a tappeto e uffici pubblici chiusi

La polizia di Tirana, intanto, rinnova l'appello ai tifosi che già sono o stanno arrivando in città a "evitare violenze che non hanno alcun legame con lo sport". Non ci sono commenti alle immagini che avrebbe diffuso la Cnn in cui si vede un agente che nel tentativo di dividere teppisti e forze dell'ordine estrae una pistola. Nel frattempo sono stati rimandati a casa, in aereo, anche una decina di supporters olandesi, tutti dichiarati "persone non gradite". Il centro della capitale albanese oggi sarà chiuso al traffico privato ed è stata proclamata la festività cittadina con chiusura di tutti gli uffici pubblici in modo da creare una grande area pedonale, dal centro allo stadio, con controlli a tappeto. Bevande, birra compresa, potranno essere vendute dai locali soltanto in bicchieri di carta, e sono previste chiusure e multe salate per i trasgressori.

Il vicedirettore della Polizia albanese avverte i tifosi: "Saremo rigorosi"

"I tifosi accompagnati nei commissariati sono stati trovati in possesso di coltelli, oggetti pirotecnici e barre di ferro. Uno dei nostri agenti feriti è stato ferito proprio da una coltellata. Siamo anche in contatto con la Figc affinché questi individui non possano più avere accesso negli stadi". Lo ha detto, confermando il dato dei 51 sostenitori della Roma rimpatriati in nottata, il vicedirettore della Polizia di Stato albanese, Albert Dervishi. "Faccio un appello ai cittadini albanesi a stare lontani dalle fan zone dei tifosi olandesi e italiani - ha detto ancora Dervishi - e di evitare le provocazioni. Ai cittadini italiani e olandesi faccio invece un altro appello, quello di comportarsi come cittadini europei. Qui la legge sarà rigorosamente rispettata, e non obbedire agli ordini della polizia e resistere agli attacchi alle forze dell'ordine sono reati che secondo la legislazione albanese vanno condannati con una pena fino a sette anni di reclusione. Siamo impegnati - ha concluso il vicedirettore della Polizia albanese - ad opporci a ogni atto di violenza, a garantire l'ordine e la sicurezza e il normale svolgimento della partita di questa sera".

Roma-Feyenoord, scontri tra tifoserie e Polizia

Una vera e propria guerriglia urbana insomma. In uno dei tanti scontri un 45 enne albanese è rimasto seriamente ferito alla testa e portato in ospedale, all’interno della fan zone che ospitava un gruppo di ultras del Feyenoord. Il ferito è stato ricoverato ma non è in pericolo di vita. Secondo il titolare del bar dove è avvenuta la rissa, durante gli scontri con gli olandesi un amico lo avrebbe colpito per sbaglio con una sedia. Nove tifosi del Feyenoord sono stati condotti in commissariato per accertamenti. Il titolare del Dorgen Bar, dove è avvenuta la rissa, racconta: “Tutto è cominciato quando l’uomo che poi è stato picchiato, per provocare i tifosi olandesi, ha cominciato a inneggiare alla squadra giallorossa, urlando ‘Roma, Roma’. Nonostante i tentativi del nostro staff di placare gli animi, è nata una rissa fra tre albanesi, fra cui il provocatore, e i tifosi olandesi. Ad avere la peggio sono stati i primi. Una curiosità: a dare la sediata che ha steso l’uomo non è stato un olandese ma un suo amico, albanese come lui, che nella concitazione ha sbagliato mira”.

Tifosi Feyenoord infuocati

Caldissimi i supporters giunti dall'Olanda che poi si sono diretti con bastoni verso la zona dello stadio. La polizia ha confermato che ci sono stati "tre casi di incidenti", in due dei quali ci sono stati scontri, a base di bastonate e sassaiole, fra forze dell'ordine e supporter venuti dall'Olanda. Altri incidenti si sono verificati in una delle zone della movida di Tirana, a poche centinaia di metri dalla sede del Governo, in via Mustafa Matohiti, sotto la casa del presidente del Partito Democratico, Sali Berisha, presidiata dagli agenti. Circa 200 hooligans olandesi hanno affrontato la polizia, usando mazze e lanciando pietre contro gli agenti, due dei quali sono rimasti feriti. Altri incidenti fra agenti e ultras del Feyenoord sono avvenuti nei pressi della direzione centrale della polizia di Tirana, in una delle zone centrali della capitale. Sono intervenute anche le unità speciali delle forze dell'ordine che hanno respinto i supporter olandesi che si sono diretti verso piazza Scanderbeg, in pieno centro di Tirana. Un'auto delle polizia è rimasta con i vetri in frantumi. Col passare delle ore sono entrati in scena anche gli italiani, lanciando pietre che hanno provocato danni a vetture. Due italiani, presumibilmente tifosi della Roma, sono finiti in ospedale dopo essere rimasti coinvolti in scontri con la polizia a Tirana. Uno ha riportato ferite al viso, l'altro dei traumi alla testa. "Almeno altri 15 supporter" della squadra giallorossa, secondo quanto riferito da un portavoce delle forze dell'ordine, sarebbero stati "accompagnati" in una stazione di polizia.

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