Coppa Italia, Torino-Carpi 2-0: agli ottavi i granata affrontano la Roma

Iago Falque e il Gallo (a segno dopo 70 giorni) risolvono in fretta la pratica Carpi: 2-0. Esordio per il portiere Milinkovic-Savic che colpisce una traversa!
Coppa Italia, Torino-Carpi 2-0: agli ottavi i granata affrontano la Roma© LaPresse

TORINO - La Coppa Italia fa bene al Toro e consente ai granata di rialzare la cresta in tutti i sensi: per il passaggio del turno e per il Gallo. Segna Iago Falque, tanto per cambiare (è il goleador granata con 5 reti in campionato e ora 2 in Coppa Italia), ma segna soprattutto Belotti, che finalmente si sblocca, seppur in Coppa e non in campionato, e contro una formazione di B, non certo una big. Ma anche solo un gol contro il Carpi vale tanto, vale molto per il Gallo, che da tempo era alla ricerca di una rete scaccia-crisi per il morale, nonché di una condizione psicofisica di nuovo all'altezza del suo valore (e questa manca ancora, anche se i progressi si vedono...). Non segnava da Udine, dal 20 settembre. E' tornato a farlo, dunque, esattamente 70 giorni dopo. Notizia migliore, dopo la vittoria sul Carpi, non poteva arrivare. Appuntamento, ora, per mercoledì 20 dicembre, ottavi di finale: contro la Roma (a Roma). La vincente, per la cronaca, ai quarti potrebbe trovare la Juve, il 3 gennaio, se a loro volta i bianconeri andranno avanti nella manifestazione. La cronaca del match, adesso.

ECCO MILINKOVIC E BONIFAZI - Turnover su entrambi i fronti, ovviamente facendo le debite proporzioni. Con gli emiliani che scivolano inevitabilmente verso il basso nella classifica della qualità e dell'esperienza (lo si è visto chiaramente, per esempio, in occasione dell'1 a 0 di Iago Falque già al 18', con un tiro dal limite su assist dalla bandierina: mal disposti troppi giocatori, per il Carpi). La grande curiosità nello schieramento granata va all'esordio stagionale di Milinkovic-Savic, in porta, e di Bonifazi, in difesa (con il ritorno tra i titolari anche dei vari Molinaro, Valdifiori e Acquah). C'è il Gallo, come previsto, tra Niang e Iago: Mihajlovic vuole sfruttare questa ottima opportunità, sulla carta, per favorire il ritorno al gol del centravanti. E la scelta gli dà ragione, al 32': quando il Gallo la butta dentro, con una craniata da due passi su un cross perfetto di Niang sul secondo palo. Manna, per Belotti, visto che poco prima si era anche mangiato una rete di testa, ciccando la deviazione, e in qualche frangente aveva faticato a “parlare” coi piedi al pallone. Comunque sia, Belotti si sblocca, torna al gol ed è una notizia per davvero: vediamolo nel prosieguo del campionato, adesso.

CHE DIFFERENZA – L'atteggiamento del Toro è quello giusto: i granata appaiono subito concentrati e motivati. La differenza di qualità tra le due squadre è poi macroscopica, fin dall'inizio il Toro prende possesso del campo e del pallone. Rarissime le sortite degli emiliani, oltretutto sfiduciati dopo il 2 a 0 già alla mezz'ora. Per Milinkovic una sola parata, facile, nel corso del primo tempo: un tiro alto di Calapai da lontano, che questo gigante di 2 metri e 2 centimetri, fratello del centrocampista laziale, abbranca alzando semplicemente... le braccia. Bonifazi fa il suo in marcatura tra Manconi e Nzola, Lyanco torna a dominare anche nelle ripartenze, Iago e Niang vivono di fiammate, come Baselli, e sopratutto il senegalese a tratti piazza una serie di accelerazioni finalmente positive. Alti e bassi: manca ancora la continuità.

FISCHI PER NIANG – Il Carpi prova a uscire dal guscio, il Torino bada a mantenere gli equilibri e a conservare anche le energie, visto che già sabato sfiderà l'Atalanta. E pur senza alzare troppo i ritmi, i granata continuano comunque a rendersi pericolosi e a spingere di nuovo indietro gli emiliani, sfiorando il 3 a 0 con Baselli. Iniziano poi i cambi, a cominciare dall'uscita di Niang, per Boyé, dopo una decina di minuti (e parte dei tifosi fischia comunque l'ex rossonero: la gente pretende di più, ovviamente, anche se qualche segnale positivo l'ala l'ha comunque dato, a tratti). Più avanti entra anche Gustafson, per Baselli. Milinkovic Savic continua a non correre rischi (a parte un paio di passaggi indietro sbagliati di Bonifazi e Molinaro), mentre dalla panchina Mihajlovic urla ai suoi di non smettere di giocare con impegno: pretende che la concentrazione resti alta. Per il Carpi, la prima vera necessità a mezz'ora dalla fine è evitare di incassare altre reti. Nessuno crede alla rimonta clamorosa. E i meriti granata, anche caratteriali, di maturità, non sono irrilevanti, visto che da questi incontri ha tutto da perdere, più che molto da conquistare.

MA IL GALLO SBAGLIA ANCHE - Al 20' Belotti va vicino a segnare una doppietta, lanciato da Gustafson solo davanti a Serraiocco: ma non angola abbastanza e il portiere emiliano respinge, così come al 27', di nuovo davanti all'estremo difensore del Carpi (insomma, il Gallo deve ancora trovare il killer instinct dei bei tempi). I compagni lo cercano molto, e anche questo è un segnale importante. Entra poi anche Edera, al posto di Iago. E il giovane esterno si mette ripetutamente in mostra, con alcune discese in velocità, mostrando ancora una volta di avere anche voglia e fame, oltreché talento. Palla al piede, si incarta di più Boyé, al confronto, anche se pure l'argentino ci mette l'impegno giusto per tornare a brillare, dopo mesi di anonimato.

MILINKOVIC, CHE TRAVERSA! - In compenso al 92' la vera sorpresa è di Vanja Milinkovic-Savic. Che chiede di poter battere una punizione dai 25 metri e tira una bordata che si stampa sulla traversa! Incredibile! Meritava persino il gol. Che debutto per questo gigante dei pali! E ora, l'Atalanta, sabato. Mihajlovic avrà bisogno di un'altra vittoria. 

TABELLINO E STATISTICHE

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