Ibrahimovic-Cristiano Ronaldo, che show! CR7 si mette la Juve sulle spalle

Sul campo non si vedono da 1800 giorni, ma non è che in questo periodo si siano ignorati del tutto. Ibra ha stuzzicato CR7 a più riprese. Il portoghese ha letto e preso nota, però ha sempre sorvolato
Ibrahimovic-Cristiano Ronaldo, che show! CR7 si mette la Juve sulle spalle

TORINO - Sono passati cinque anni, dall’ultima volta. Era Champions League, non Coppa Italia. Cristiano Ronaldo guidava il Real Madrid, Zlatan Ibrahimovic il Paris Saint-Germain. Sul campo non si vedono da 1800 giorni, ma non è che in questo periodo si siano ignorati del tutto. Ibra ha stuzzicato CR7 a più riprese, anche negli ultimi mesi: «Il vero Ronaldo è il Fenomeno brasiliano». Il portoghese, dall’alto del suo doppio 5-0 a livello di Champions e Palloni d’Oro, ha letto e preso nota, però ha sempre sorvolato. Probabilmente perché si sente superiore e considera Leo Messi il suo unico e vero rivale. Cristiano preferisce rispondere con gol e trofei. E quando Ibrahimovic ha scelto l’America, lasciando il calcio che conta dopo il grave infortunio subito a Manchester, Ronaldo si è messo il cuore in pace. Pensava che non si sarebbero più affrontati e che nella storia sarebbe rimasto quel fantastico Portogallo-Svezia 3-2 con tripletta dell’uno e doppietta dell’altro (19 novembre 2013). Il destino, invece, serve ora al numero 7 juventino la possibilità di replicare nel contesto in cui si trova più a suo agio. Non un’amichevole tra stelle over 35, ma un classico italiano. Una semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan, a San Siro. Sicuramente la situazione ideale per mettere i puntini sulle “i”.

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SULLE SPALLE - Ibra al massimo è uno stimolo in più, per un super competitivo come Cristiano. Le priorità, però, sono altre. Prima fra tutte trascinare la Juventus verso la finale di Coppa Italia e in acque più serene dopo la bruciatura di Verona, le critiche e l’aggancio subito da parte dell’Inter. Più si alza la pressione e più CR7 si esalta. Non a caso è la Champions League, la regina delle Coppe, la sua competizione preferita. Ai tempi del Real Madrid, soprattutto nel primo e nell’ultimo anno con Zinedine Zidane in panchina, ha vissuto momenti molto più delicati di questo a livello di squadra. E tutte le volte, dalla tripletta al Wolfsburg ai gol contro il Paris Saint-Germain, è stato lui a caricarsi i compagni sulle spalle. Lo ha fatto tante volte anche alla Juventus: dalla tripletta strepitosa contro l’Atletico Madrid alla marea di gol dell’ultimo periodo.

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TORINO - Sono passati cinque anni, dall’ultima volta. Era Champions League, non Coppa Italia. Cristiano Ronaldo guidava il Real Madrid, Zlatan Ibrahimovic il Paris Saint-Germain. Sul campo non si vedono da 1800 giorni, ma non è che in questo periodo si siano ignorati del tutto. Ibra ha stuzzicato CR7 a più riprese, anche negli ultimi mesi: «Il vero Ronaldo è il Fenomeno brasiliano». Il portoghese, dall’alto del suo doppio 5-0 a livello di Champions e Palloni d’Oro, ha letto e preso nota, però ha sempre sorvolato. Probabilmente perché si sente superiore e considera Leo Messi il suo unico e vero rivale. Cristiano preferisce rispondere con gol e trofei. E quando Ibrahimovic ha scelto l’America, lasciando il calcio che conta dopo il grave infortunio subito a Manchester, Ronaldo si è messo il cuore in pace. Pensava che non si sarebbero più affrontati e che nella storia sarebbe rimasto quel fantastico Portogallo-Svezia 3-2 con tripletta dell’uno e doppietta dell’altro (19 novembre 2013). Il destino, invece, serve ora al numero 7 juventino la possibilità di replicare nel contesto in cui si trova più a suo agio. Non un’amichevole tra stelle over 35, ma un classico italiano. Una semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan, a San Siro. Sicuramente la situazione ideale per mettere i puntini sulle “i”.

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