Juve-Inter 0-0: Pirlo in finale di Coppa Italia

Ai nerazzurri non riesce l'impresa: Conte eliminato, a maggio i bianconeri si giocheranno il trofeo contro la vincente tra Atalanta e Napoli
Juve-Inter 0-0: Pirlo in finale di Coppa Italia© www.imagephotoagency.it

Avanti Juve, con il minimo sforzo e senza strafare. Ma meritatamente. Bravo Pirlo alias il maestro, che anche in veste allievo s'è rivelato ampiamente all'altezza del suo mentore Antonio Conte spedendo quest'ultimo... dietro la lavagna. Cioè fuori dalla Coppa Italia. Per carità, per una buona metà di partita c'è stata l'impressione che i nerazzurri potessero trovarlo il gol riapri partita, ma qualche imprecisione di troppo e la bravura di Demiral su tutti hanno evitato il peggio per i padroni di casa. Che poi, nella ripresa, abbastanza in scioltezza salvo qualche mischione nel finale, hanno gestito con disinvoltura una pareggio a reti inviolate che forse - proprio perché a reti inviolate - rappresenta un ennesimo importante passo in avanti in termini di consapevolezza dei mezzi e in termini di solidità anche mentale. Un passo avanti che, più concretamente ancora, porterà a disputare la finale con una tra Atalanta e Napoli, in campo questa sera dopo lo 0-0 dell'andata.

LE SCELTE - Pirlo punta sul solito spartito (4-4-2 tendente al 3-5-2 a seconda delle fasi di gioco) ma schiera interpreti più accorti. A centrocampo c'è Cuadrado, a destra, con Bernardeschi a sinistra deputato a prenderein consegna (quantomeno provarci) Hakimi. In attacco Kulusevki insieme con Ronaldo. Conte dà ancora fiducia a Eriksen, stavolta in versione mezzala, e soprattutto si affida a Lukaku e Hakimi, che hanno scontato la squalifica.

PRIMO TEMPO - Si fa presto a capire quale sarà l'andazzo. I buoni propositi bianconeri all'insegna del "vogliamo vincere, nessuna speculazione sul risultato dell'andata" (che già perdevano credibilità alla lettura delle formazioni) prima vacillano eppoi scompaiono del tutto. Il possesso palla juventino è sterile assai, inversamente proporzionale alla densità in area nerazzurra: Kulusevski non ci mette piede, praticamente, nel primo tempo. E Ronaldo solo a sprazzi. L'Inter, al contrario, sia pure senza affanno, pressa altissimo e si rende spesso pericolosa. Al 6' Eriksen (previa errore di Bentancur) scivola sul più bello, al 10' Hakimi centra in pieno corpo Demiral con una conclusione insidiosissima (dinamica che si ripete grossomodo identica al 21'), al 25' Lautaro devia fuori di un soffio un traversone di Eriksen. E c'è spazio anche per una caduta in area di Lautaro, che tuttavia è ostacolato più dal terreno di gioco (lo colpisce calciando) che da Bernardeschi lì accanto. La Juventus resiste come può e, soprattutto, dove può: rintanata nella propria metà. Capita pure di vedere Buffon e bianconeri limitrofi pasticciare - in fase di costruzione - al punto di doverla sfagare alla meno peggio, gettando la palla fuori. Hakimi-Barella (eppoi si aggiunge anche Lukaku, a gravitare da quelle parti) prendono di mira Bernardeschi e Alex Sandro, sofferenti e spesso attoniti. Pare essere quella la chiave dell'incontro (ben) studiata da Conte. L'ottima prova di De Ligt e, soprattutto, Demiral evitanno i gua sul più bello. Su sponda Juventus si potrebbe menzionare un guizzo ronaldesco al 40' (doppia occasione) ma null'altro.

LA RIPRESA - Un po' più briosi, i bianconeri, nella ripresa. Mentre gli ospiti cominciano a sentire la stanchezza e l'incombenza dello scorrere dei minuti. Lo scorrere - e correre - di Cristiano Ronaldo, anche. Il portoghese - sicuramente dopo aver tirato qualche bercio ai compagni di squadra nello spogliatoio - inizia a prendere il sopravvento. Anche se al suo cospetto trova un Handanovic smanioso di riscatto dopo certe disfatte della partita d'andata. Ebbene: sia al 18' sia al 24' l'estremo nerazzurro ha riflessi e intuito, fisicità opportuna per evitare un gol che significherebbe la chiusura anticipata del discorso semifinali. Le sue prodezze, però, non fanno altro che prolungare una attesa che rimane vana nonostante i rabberciati e a quel punto sconclusionati assalti nerazzurri negli ultimi minuti.

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