Juve-Inter, le pagelle dei bianconeri: Danilo sinonimo di perfezione

Demiral e De Ligt straripanti: murano e pressano. Bernardeschi generoso. Kulusevski bene solo a tratti
Juve-Inter, le pagelle dei bianconeri: Danilo sinonimo di perfezione© www.imagephotoagency.it

TORINO - Ecco le pagelle della Juve dopo il pareggio per 0-0 dei bianconeri contro l’Inter nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, che ha permesso alla squadra di Pirlo, in virtù del 2-1 della gara d’andata, di qualificarsi per la finalissima del torneo.

Juve, le pagelle dei bianconeri

BUFFON 6 Va leggermente in difficoltà quando, coinvolto nella costruzione juventina dal basso, deve concedere addirittura un calcio d’angolo per la feroce pressione interista. Brozovic gli fa il solletico dalla distanza, nella ripresa Hakimi lo scavalca, Gigi soffia e il pericolo sfuma.

DANILO 8 Stagione incredibile la sua e l'esibizione di ieri allo Stadium ne è l’ennesima prova fedele. Bravo sia nell'assistere Demiral sia nel cambiare sponda e frenare le ripartenze interiste. Sul taccuino è doveroso prender nota anche di un lancio - per Ronaldo - che ricorda il miglior Bonucci. Già solo le statistiche del primo tempo dell'ex City sono imbarazzanti, per gli altri: 47 passaggi tentati, 47 passaggi completati. La perfezione.

DEMIRAL 7.5 Subito stuzzicato dai cross radenti di Hakimi, si presenta con una respinta determinante nel cuore della sua area e tre interventi decisivi nei primi 20 minuti. Lukaku gli scappa solo una volta in mischia, il resto è saggio controllo del fortino.

DE LIGT 7.5 Contro Lukaku è un autentico duello tra colossi e l'olandese se lo gioca senza paura. Non lesina neppure quella pressione alta nella metà campo avversaria in cui ormai si sta specializzando come nessun altro collega del reparto difensivo juventino. Ai limiti della completezza: a bilancio mette 16 recuperi.

ALEX SANDRO 6 Contrastare Hakimi è missione più che complicata, visto che il marocchino ha un altro passo, tanto che il brasiliano deve spendere un'ammonizione per frenarlo: era diffidato, sarà squalifi cato. Gli va comunque dato atto di non aver perso lucidità, anzi. Meglio nel secondo tempo: con una buona chiusura su Sensi.

CUADRADO 6.5 Parte sull'ala e da lì potrebbe cercare di sfondare sul lato di Darmian, ma per una sera deve attenersi ad una missione differente. Per metà del primo tempo, in realtà, si segnala solo per un calcio d'angolo regalato all'Inter dopo incomprensione con Demiral. Poi comincia a prendere le misure dei dirimpettai di cui si assicura targa e libretto. Chiellini (37' st) ng.

BENTANCUR 6 Sta molto basso in avvio, ma è un fuoco di paglia: tempo 3-4 minuti da difensore centrale aggiunto, con i titolari di reparto piuttosto larghi, quindi cambia. Perde l'attimo quando dal limite dell'area s'innamora del pallone e Pirlo non la prende benissimo. Molto meglio nei ripiegamenti in scivolata che nello smistamento dei palloni, con un paio di errori da matita rossa che potevano anche costare molto cari alla Juventus.

RABIOT 6.5 Sulle tracce di Barella e non solo, sempre con quell'andatura un po' dandy dietro la quale si celano comunque sparute tracce di incisività che tornano utilili alla causa.

BERNARDESCHI 6 L'intervento su Lautaro che fa infuriare Conte più di tutti non è da rigore, visto che è il nerazzurro a mancare il tiro e il bianconero non può eclissarsi. Bravo nell'assistere i compagni quando l'Inter ammassa uomini sul fi anco di Hakimi, la sua è una prestazione generosa, anche nel secondo tempo in cui s'abbassa ulteriormente. McKennie (18' st) 6 Appena entrato, ecco un assist meraviglioso per Ronaldo. Meno sveglio e un pelino claudicante nel fi nale quando pecca nella gestione.

KULUSEVSKI 6 L'uomo da controllare è Brozovic, ma quando Conte arretra Eriksen a costruire gioco lo svedese fatica a comprendere il cambiamento. Conseguenza? S'abbassa troppo rispetto alle consegne di Pirlo. Un paio di fughe dritto per dritto nel fi anco sinistro nerazzurro per il minimo sindacale. Chiesa (42' st) ng.

CRISTIANO RONALDO 7 Pochi palloni giocabili e lui giustamente se ne lamenta, finché in coda al primo tempo la musica cambia, tra le abituali sterzate e uno sparo in direzione Handanovic da posizione defilata. Non è l'unico tiro nello specchio, perché nella ripresa prima replica il tiro in bocca al portiere, quindi se ne va in slalom con doppio passo incorporato e chiama ancora la respinta dello sloveno. Le occasioni della Juve sono tutte sue.

ALL. PIRLO 7 Dopo la Supercoppa, ecco la fi nale di Coppa Italia. È una Juve giudiziosa, che non esalterà gli amanti dello spettacolo, ma che continua a portare risultati. Negli ultimi minuti difende a cinque senza problemi, perché questo è un gruppo compatto che sa anche soffrire quando deve. Merito dell'allenatore, senza dubbio.

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