Juve-Inter, che rissa fra Conte e Agnelli: insulti

Un gestaccio del tecnico, la dura risposta del presidente: i livori del passato riemergono pesantemente. L’ex allenatore dei bianconeri: “Il quarto uomo ha visto e sentito ciò che è successo in tribuna per tutta la partita"
Juve-Inter, che rissa fra Conte e Agnelli: insulti

TORINO - Buferona. La seconda volta da interista di Antonio Conte all’Allianz Stadium è stato un susseguirsi di insulti e di polemiche. Pur nella difficoltà di ricostruire con precisione ed esattezza ciò che è avvenuto a bordo campo, alcuni elementi sono riconosciuti da entrambe le parti e quindi indiscutibili: le prime scintille sono iniziate in occasione della ammonizione di Darmian. Conte l’ha contestata, Bonucci dalla tribuna l’ha invitato a rispettare l’arbitro (da che pulpito!) e da lì in avanti è stato il caos. Con insulti ripetuti da una parte e dall’altra, un gestaccio nell’intervallo da parte del tecnico nerazzurro e infine la discesa dalle scale del presidente Agnelli, al fischio finale e a qualificazione ottenuta, condita da tutta una serie ulteriori di offese e ingiurie, con un labiale inequivocabile: “Parla ora, cogli.... Stai zitto”. E le parole grosse sarebbero volate anche negli spogliatoi dello Stadium.

La versione di Conte

E’ stata la Juventus a denunciare il gestaccio di Conte. E il tecnico nerazzurro risponde per le rime: «Le fonti Juventus che raccontano certe cose dovrebbero anche dire la verità. Per fortuna il quarto uomo ha visto e ha sentito ciò che è successo, dalla tribuna, per tutta la partita. Ci vorrebbe più educazione, più rispetto per chi lavora. Questo è ciò che conta». C’è poi l’analisi della partita: «Avremmo dovuto concretizzare delle situazioni che abbiamo creato. E’ un peccato essere usciti. Nei 180 minuti si sono viste due squadre che hanno combattuto fino alla fine, abbiamo pagato dazio per l’andata, per alcuni regali che purtroppo abbiamo fatto e che sono risultati decisivi. Fino alla fine abbiamo cercato di fare un gol, sapevamo che loro sarebbero andati più in difficoltà se avessimo segnato. Resta la soddisfazione di aver messo paura alla Juventus: stiamo facendo un percorso e rispetto a un anno fa il gap con la Juventus si è sicuramente ridotto. Abbiamo riacquistato credibilità, però dobbiamo imparare dagli errori».

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