Gasperini: "Coppa Italia ciliegina, ma la torta sono questi 5 anni"

Il tecnico dell'Atalanta alla vigilia della finale: "Siamo stati bravi ad arrivare davanti alla Juve, ma stavolta è una partita secca"
Gasperini: "Coppa Italia ciliegina, ma la torta sono questi 5 anni"

REGGIO EMILIA - "Rimango dell'idea che la Coppa sarebbe la ciliegina sulla torta di questi cinque anni, la squadra è cresciuta tanto e ora gioca un'altra finale, poi ci sono anche tre qualificazioni in Champions che sono un grande successo". Parola di Gian Piero Gasperini, tecnico di un'Atalanta pronta a giocarsi la finale di Coppa Italia contro la Juventus e provare ad alzare uno storico secondo trofeo. "Juve che si tira indietro? Stupidate di chi le dice, noi siamo responsabili del nostro destino e Juve e Milan lo saranno del loro, noi sappiamo che in entrambe le partite faremo il possibile per vincere la Coppa e per arrivare secondi, il resto sono illazioni di poco conto. Quest'anno siamo stati bravi e non eravamo mai riusciti ad arrivare davanti alla Juve, loro non sono riusciti a ripetersi ma non significa che non abbiano valori, significa che in campionato noi siamo stati più bravi".

"Stavolta giochiamo davvero in campo neutro"

"Indubbiamente quando sei in finale sai che deve uscire un vincitore e cambia completamente la visione, abbiamo eliminato Cagliari, Lazio e Napoli e abbiamo il diritto di giocarci questa partita contro una grande squadra: mi auguro sarà una finale bella. I complimenti ricevuti? Sono soddisfatto di quello che ho fatto prima e a Bergamo, i risultati passano anche dalle prestazioni e non solo dai trofei, ma se dovessi scegliere tra Champions e Coppa sceglierei sempre la prima. Gara simile all'ultima di campionato? Può essere, ma siamo a maggio, è una finale secca e si gioca in un contesto diverso, ma credo che potrebbe essere diversa anche se le due squadre si conoscono bene". Sulle differenze rispetto alla finale di Coppa Italia di due anni fa persa all'Olimpico contro la Lazio: "Rispetto alla finale di due anni fa cambia l'avversario e giochiamo in un vero campo neutro, i valori delle squadre sono diversi e quella gara non è stata giocata moltissimo, spero domani venga fuori una gara tecnicamente più bella, ma essendo una finale è normale. Comunque abbiamo tratto insegnamenti da quella partita" ha aggiunto il tecnico.

I convocati di Gasperini per la finale

"Due finali perse? Spero nella legge dei grandi numeri..."

Si giocherà al Mapei di Reggio Emilia, un campo che ha portato bene all'Atalanta: "Campo fortunato? Qui ci siamo venuti molte volte, soprattutto in Europa League, ed è stata la prima nostra grande crescita da cinque anni fa ad oggi. Noi favoriti? Non penso, quando giochi contro la Juve non puoi pensare di essere favorito, è un po' il discorso che si faceva prima del Real Madrid... sono squadre con ambizioni diverse, ma è chiaro che crediamo di poter vincere la Coppa anche se contro una grande squadra. Io giudice per Pirlo? Ognuno è arbitro del proprio destino, ha avuto questa opportunità e ha dimostrato delle capacità, anche se in base a quello che esige la Juventus è in difficoltà, ma può fare ancora bene. Io ho un'altra età e un altro percorso, ad ognuno le sue soddisfazioni". Gasperini è chiamato a sfatare il tabù finale dopo i ko in Supercoppa (ai tempi dell'Inter) e quello di due anni fa: "Spero nella legge dei grandi numeri... ogni partita e ogni finale è diversa, questa ce la siamo conquistata sul campo e con una società che è cresciuta moltissimo, potrebbe essere il suggello che tutti ci chiedono, ma abbiamo comunque la consapevolezza di quello che abbiamo fatto per arrivare fino a qui".

"Spero non ci saranno polemiche arbitrali..."

Sulle polemiche arbitrali dell'ultima giornata di campionato: "Ogni tanto ci sono settimane meno fortunate per gli arbitri e nell'ultima c'è stata qualche polemica... ma dopo la polemica di turno riazzero e riparto, domani mi auguro che non ci siano episodi simili, anche per gli arbitri stessi". La chiosa di Gasperini è sulla presenza del pubblico: "È una piacevole novità a cui speriamo di abituarci in fretta, il pubblico è un elemento fondamentale delle partite e ci è mancato tantissimo, noi abbiamo giocato l'ultima volta con i tifosi contro il Valencia a San Siro e spero che la gente possa tornare presto a tifare negli stadi".

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